L’endometriosi è una malattia della donna caratterizzata dalla presenza dell’endometrio, tessuto interno dell’utero, in altre parti del corpo come ovaie, intestino e vescica.
Si tratta di una patologia estremamente diffusa e particolarmente invalidante, perché provoca un dolore acuto, ciclico e persistente.
Sintomi dell’endometriosi. A volte è asintomatica, altre, invece, l’endometriosi si manifesta con:
- dolori acuti all’altezza della zona pelvica, e peggiora in concomitanza con il ciclo mestruale;
- sanguinamento sospetto;
- dispareunia;
- stitichezza;
- dismenorrea;
- spossatezza;
- sterilità.
Diagnosi. Non è semplice fare una diagnosi di endometriosi, sia perché i sintomi sono gli stessi di altre malattie, sia perché non sono ben definite le cause scatenanti del problema. Alcuni medici attribuiscono l’endometriosi alle mestruazioni retrograde, cioè che fluiscono verso l’interno delle tube nella cavità addominale, altri a fattori genetici ed ereditari.
Ci sono però degli esami ginecologici che aiutano a capire se il dolore è riconducibile o meno all’endometriosi:
- ecografia ovarica trans vaginale, per rilevare la presenza di cisti;
- dosaggio del marker Ca125, per evidenziare un’infiammazione pelvica;
- visita ginecologica manuale, per verificare la mobilità dell’utero ed escludere la presenza di aderenze.
Terapia. Per curare l’endometriosi si può intervenire:
- con una terapia estro-progestinica che limita il dolore;
- chirurgicamente con la laparoscopia;
- con l’utilizzo di analoghi del GnRH, per ricreare le condizioni di menopausa reversibile, allo scopo di far regredire il tessuto endometriosico non rimosso chirurgicamente.
Conseguenze psicologiche. L’endometriosi influenza negativamente la vita personale, psichica e sociale della donna. Il dolore le impedisce di svolgere normalmente il suo lavoro, vive con ansia i rapporti interpersonali, e ha in genere una sessualità molto sofferta a causa della dispareunia. A questo si aggiunge l’imbarazzo per la donna di sentirsi debilitata per una malattia troppo spesso liquidata come un malessere cronico. Stando così le cose, non stupisce che in casi particolarmente gravi l’endometriosi sfoci nella depressione.
Anche in questo caso, la migliore cura è la prevenzione. Fino al 1° settembre, inoltre, si può usufruire dell’iniziativa In ascolto con Infasil per prenotare una visita ginecologica gratuita.
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