C’è una minaccia per la salute che può essere di gran lunga più pericolosa dell’HIV: è l’epatite B (HBV), un’infezione virale che colpisce il fegato, e di cui soffrono 700 mila persone in Italia e 350 milioni nel mondo.
Spesso si pensa che le epatiti riguardino solo una fetta di popolazione, quella più disagiata, con problemi di dipendenza da droghe, alcol o con la passione per piercing e tatuaggi. La realtà è ben diversa: l’epatite B può colpire anche chi conduce una vita sana e regolare, è un’infezione virale che si trasmette attraverso rapporti sessuali non protetti, o con l’uso di rasoio e spazzolino di altre persone.
Nell’80% dei casi, l’epatite B si risolve da sé, ma per il restante 20% la patologia si cronicizza dando origine a una serie di disturbi e malattie che compromettono in maniera significativa la salute dell’organismo.
Per diffondere la conoscenza e la prevenzione dell’epatite B, l’AISF (L’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato) ha organizzatola campagna Epatite B: usa la testa, fai il test. Dal 21 maggio al 15 giugno in 15 città italiane è possibile effettuare gratuitamente il test dell’epatite B, prenotandosi al numero verde 800-027325, oppure online sul sito www.epatiteb2012.it.
La campagna Epatite B: usa la testa, fai il test, parlerà non solo italiano ma anche inglese, rumeno, albanese, ucraino e polacco, in modo che tutti i cittadini italiani e non, possano essere informati ed effettuare il test.
Oltre che dall’AISF, l’iniziativa per incentivare il test dell’epatite B è sostenuta dalla Società Italiana di Gastroenterologia, dalla Società Italiana di Medicina Generale e dalla Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali, con il supporto fondamentale della Federazione Nazionale delle Istituzioni Sanitarie Ambulatoriali Private.
Una squadra di specialisti al servizio della nostra salute.
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