Gli avanzi alimentari occupano un posto di rilievo nell’EXPO 2015 dedicato alla conoscenza e al rispetto per il cibo.
Massimo Bottura, da quattro anni chef stellato per la sua Osteria francescana a Modena, ha proposto di usare tutti gli avanzi di cibo dei padiglioni dell’esposizione universale per preparare pasti d’autore da offrire a poveri e bisognosi. È una scelta etica che sottolinea la necessità di riconoscere il valore degli alimenti per ciò che sono e per ciò che rappresentano.
Il nutrimento è sia materiale che dell’anima, perché donare il cibo significa accogliere, condividere, sperimentare. Questa è la ricchezza che lo chef Bottura insieme a 40 tra i migliori dei suoi colleghi stellati offriranno da maggio a luglio 2015.
Ogni giorno, tutto ciò che è destinato a essere buttato via sarà recuperato e cucinato. “Avremo due camion frigo che gireranno per raccogliere ciò che gli altri padiglioni ci metteranno a disposizione, trasformeremo tutto quello che sarà scartato proprio come facevano i contadini di una volta o le famiglie durante la guerra”, spiega Bottura.
L’intento è quello di riprendere l’antica tradizione dei refettori che Milano ospita da sempre per creare luoghi da vivere attraverso il cibo. È anche l’occasione per riqualificare zone abbandonate della città, come le periferie. Durante l’EXPO 2015 la mensa stellata per 96 poveri sarà infatti allestita nel quartiere Greco, ma il progetto continuerà anche dopo la fine dell’EXPO grazie alla Caritas Ambrosiana – partecipante dell’Esposizione Universale in rappresentanza della Società Civile. La Caritas si occuperà di gestire il refettorio e garantire la continuità del progetto, inserendolo in una rete integrata di servizi alla persona capace di offrire un percorso completo di accompagnamento e promozione umana.
Il recupero degli avanzi è una necessità contro lo spreco di cibo. Noi possiamo evitare gli avanzi ogni giorno, per esempio comprando solo ciò che serve e pesando gli alimenti prima di cucinarli, oppure usando le App contro lo spreco alimentare.
Fonte e approfondimenti: MagazineExpo.org