Home Comitato medico scientifico

Più informazione
più salute

SUGGERIMENTI Ricerca Nascondi suggerimenti
  • HOME
  • Blog
  • Febbre del Nilo: cos’è e come riconoscerla

Indietro

Febbre del Nilo: cos’è e come riconoscerla

Zanzara Culex pipiens
Zanzara Culex pipiens - iStockphoto.com






vota


La febbre del Nilo, nota anche come West Nile Virus, è un tipo di influenza che infetta l’uomo solo in maniera accidentale. L’Arbovirus che trasmette l’infezione è veicolato dalle punture di zanzare del tipo Culex pipiens e dagli uccelli selvatici, non è un’influenza contagiosa, dunque non c’è rischio di trasmissione da una persona malata a una sana.

 

In questi giorni si parla di febbre del Nilo in relazione al caso di due persone anziane di 81 e 87 anni colpite dal virus e ricoverate presso il reparto di malattie infettive e tropicali dell’ospedale di Sant’Angelo Lodigiano. I due pazienti non hanno soggiornato all’estero: la zona padana è ricca di zanzare ed è maggiore il rischio che, tra le tante, siano presenti anche le Culex pipiens, principali portatrici del virus.

 

Sintomi della febbre del Nilo

Nella maggior parte dei casi, l’influenza del Nilo è asintomatica, mentre una minoranza dei pazienti, circa il 20%, lamenta sintomi leggeri che durano da pochi giorni a una settimana, e che sono comuni a una normale influenza, come per esempio mal di testa, febbre, nausea, vomito, linfonodi cutanei.

 

Altri sintomi più direttamente riconducibili alla febbre del Nilo variano a seconda dell’età della persona infettata: i bambini presentano febbre leggera, i ragazzi febbre alta, occhi arrossati e dolori muscolari, infine gli anziani e le persone debilitate hanno febbre molto alta, stato confusionale, debolezza diffusa, convulsioni e, nei casi avanzati, si arriva a paralisi e coma. È bene sottolineare che la sintomatologia più grave si manifesta in meno dell’1% delle persone colpite dall’Arbovirus, mentre in 1 caso su 1000 la puntura della zanzara Culex portatrice del virus provoca un’encefalite virale. Dopo la puntura, il periodo di incubazione del virus varia da 2 a 14 giorni.

 

Diagnosi della febbre del Nilo

La diagnosi prevede test di laboratorio Elisa o Immunofluorescenza eseguiti su siero e, a volte, anche su fluido cerebrospinale. Questi test permettono ai medici di effettuare la ricerca di anticorpi del tipo IgM capaci di persistere anche fino a un anno nei soggetti malati, dunque la positività ai test può indicare anche un’infezione pregressa.


Nessun commento inviato


Lascia un commento

Comment form Prima di commentare leggi le Avvertenze di rischio e delle Condizioni d'uso del sito, è necessario prenderne visione

 Con l'inserimento dei miei dati dichiaro di aver preso visione delle Avvertenze di Rischio  e del Trattamento dei dati.
*



Tutti i campi (*) sono richiesti




lascia la tua e-mail per ricevere aggiornamenti e notizie



Desidero ricevere comunicazioni promozionali e newsletter da parte di ABCsalute s.r.l. come specificato all' art.3b


   Iscriviti alla Newsletter   
Grazie per esserti registrato alla newsletter di ABCsalute.it

ABCsalute S.r.l. ora axélero S.p.A. Copyright 2009 - 2024 ©Tutti i diritti riservati - C.F./Partita IVA IT 07731860966
Sede Legale: via Cartesio, 2 20124 Milano - Cap. Soc. € 68.000,00 i.v - R.E.A. Milano n. 1978319 - N.Telefono +39 02 83623320 - info@axelero.it

Aggiornato al 19/12/2024 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali.
Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.