Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin ha firmato le nuove Linee guida per la fecondazione assistita, anche eterologa. Le modifiche appena apportate aggiornano le precedenti Linee guida risalenti al 2008 per accogliere le evoluzioni tecnico-scientifiche e allineare la normativa italiana a quella europea. Per la precisione, ai decreti legislativi 191/2007 e 16/2010, all’accordo Stato Regioni del 15 marzo 2012 che applica alla Procreazione medicalmente assistita le normative europee su qualità e sicurezza di cellule umane, la sentenza della Corte costituzionale n.151/2009 che ha eliminato il numero massimo di tre embrioni da creare e trasferire in un unico e contemporaneo impianto, e la sentenza n.162/2014 che ha abolito il divieto di fecondazione eterologa.
Rispetto alle precedenti Linee guida, quelle firmate dal Ministro Lorenzin prevedono importanti novità tra cui l’accesso alle tecniche di fecondazione eterologa dopo un’attenta valutazione degli eventuali rischi clinici riguardo complicanze ostetriche e pericoli di salute per la donna e il feto. Inoltre, è permesso l’accesso alla Fecondazione assistita anche alle donne di coppie sierodiscordanti, cioè in cui uno dei due partner è portatore di malattie virali sessualmente trasmissibili per infezioni da Hiv, Hbv o Hcv: nelle indicazioni precedenti, questa possibilità era riconosciuta solo all’uomo.
Un altro aggiornamento riguarda la cartella clinica che dovrà essere compilata con maggiori dettagli, incluse le ragioni per le quali si definisce un determinato numero di embrioni necessario da generare e quelle relative a possibili embrioni da crioconservare.
Fecondazione eterologa
Nelle nuove Linee guida si regolamenta anche l’accesso alle tecniche di Pma eterologa contemplando anche la doppia eterologa, cioè entrambi i componenti della coppia possono ricevere i gameti donati, e la possibilità di egg sharing e sperm sharing che può verificarsi quando uno dei componenti della coppia può sia ricevere che donare ovuli o seme a un’altra coppia.
Le nuove Linee guida definiscono indicazioni aggiornate per le coppie che vogliono accedere ai trattamenti di fecondazione assistita, mentre quelle relative ai donatori di gameti saranno contenute nel nuovo regolamento già vagliato e approvato dal Consiglio superiore della Sanità.
È importante sottolineare, infine, una precisazione assente nelle Linee guida del 2008: alle coppie che richiedono l’eterologa sarà vietato scegliere le caratteristiche fisiche del donatore per scongiurare il rischio di selezione eugenetica.