Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato il piano nazionale per la fertilità che include il l’estensione del bonus bebè fino ai 5 anni del bambino e i Fertility day che ricorrerà il 7 maggio di ogni anno.
L’Italia ha la popolazione più anziana d’Europa, un primato che da un lato prova la migliore qualità della vita e dall’altro mette in guardia dallo spettro del mancato rinnovamento sociale e demografico. In base ai dati odierni (media di 1,39 figli a donna) si stima che nel 2050 il 12,6% della popolazione avrà meno di 15 anni, il 54,4% tra i 15 e i 64 e circa il 33% più di 65 anni. Una situazione che necessita di misure sanitarie e istituzionali per un cambiamento di rotta. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha presentato il piano nazionale per la fertilità che include l’estensione del bonus bebè fino ai 5 anni del bambino, il Fertility day per fare il punto sulla fertilità in Italia, il coinvolgimento attivo dei consultori e l’apertura di scuole di specializzazione in medicina della fertilità.
Cause dell’infertilità maschile, femminile e di coppia
Le difficoltà lavorative e dunque economiche costringono, oggi, a diventare genitori circa 10 anni più tardi rispetto al passato. Si decide di fare un figlio spingendo sempre più in là i limiti fisiologici e naturali e, in alcuni casi, quando si è pronti a diventare genitori, ci si rende conto di avere malattie o disfunzioni che impediscono di fatto la procreazione. È il caso, per esempio, del varicocele per l’uomo, delle alterazioni ormonali per la donna e di uno stile di vita e alimentare sbagliato sia per lui che per lei. L’infertilità di coppia è sottostimata, da qui la proposta di creare una rete di sostegno per chi si scontra con problemi di fertilità.
Il piano nazionale per la fertilità
Il Ministero della Salute propone di dare ai consultori un ruolo più attivo nella gestione dei disturbi della riproduzione in modo che la coppia possa imparare a essere consapevole del proprio corpo, dei comportamenti amici della fertilità e intervenire in modo tempestivo per eliminare o affrontare sul nascere i piccoli disturbi che potrebbero nascondere malattie e problemi importanti. In quest’ottica s’inserisce anche l’idea di incentivare la nascita di scuole di specializzazione in medicina dell’infertilità per formare medici specialisti esperti nel trattamento dell’infertilità maschile e femminile.
Dal punto di vista economico, il bonus bebè esteso fino ai 5 anni del bambino aiuterebbe la famiglia ad affrontare le spese legate ai primi anni di vita e sarebbe un incentivo a fare figli.
Infine, il Fertility day il 7 maggio di ogni anno richiamerebbe l’attenzione sull’infertilità per sensibilizzare la popolazione e diffondere i dati aggiornati sulla situazione demografica del nostro paese.
Si sta valutando anche una campagna di informazione sulla fecondazione eterologa, la donazione di gameti maschili e femminili che in Italia stenta a decollare per mancanza di informazioni e donatori.