Le informazioni presenti in questo articolo hanno finalità illustrativa e non terapeutica: la floriterapia, l’omeopatia e la naturopatia non presentano evidenze scientifiche e non sono riconosciute dal Ministero della Salute.
I fiori di Bach sono dei preparati derivanti dall’infusione in acqua e alcol di specifici fiori individuati tra il 1928 e il 1932 da Edward Bach, un medico inglese che dopo la laurea in medicina nel 1912 cominciò ad avvicinarsi alle cure naturali.
Secondo il Dott. Bach, la malattia è il sintomo di uno squilibrio tra corpo e mente, e una cura efficace non deve lenire il sintomo ma ristabilire l’armonia e l’equilibrio grazie a una terapia dolce. Il fulcro di questa terapia è, per il Dott. Bach, l’uso combinato di 38 fiori distribuiti in 39 rimedi divisi in 7 categorie.
Categorie umane e principi base dei fiori di Bach
I fiori di Bach sono un rimedio naturale efficace solo se personalizzato. Il Dott. Bach affermava che il malessere psicofisico deriva da 12 stati d’animo e che ciascuna persona è caratterizzata da una particolare personalità, concetto distinto da essenza: l’essenza è la natura vera e pura di un uomo, la personalità è l’insieme dei comportamenti adottati in seguito ai condizionamenti sociali e a prescindere dalla propria essenza.
Solo dopo aver definito la personalità del soggetto e preso coscienza della propria essenza è possibile definire il rimedio di fiori di Bach più adeguato. Edward Bach suddivide i 38 fiori in 7 categorie corrispondenti ad altrettante emozioni, ognuna con un numero variabile di rimedi:
- Fiori per la paura:
- Rock Rose
- Mimulus
- Cherry Plum
- Aspen
- Red chestnut.
- Fiori per l’incertezza:
- Cerato
- Scleranthus
- Gentian
- Gorse
- Hornbeam
- Wild Oat
- Fiori per l’alienazione:
- Clematis
- Honeysuckie
- Wild Rose
- Olive
- White Chestnut
- Mustard
- Chestnut Bud.
- Fiori per la solitudine:
- Water Violet
- Impatiens
- Fiori per l’ipersensibilità ai pareri altrui:
- Agrimony
- Centaury
- Walnut
- Fiori per lo scoraggiamento:
- Larch
- Fine
- Elm
- Sweet Chestnut
- Star of Bethlehem
- Willow
- Oak
- Crab Apple.
- Fiori per l’attenzione eccessiva al benessere altrui:
- Chicory
- Vervain
- Vine
- Beech
- Rock Water
Alle 38 essenze di Bach si aggiunge il Rescue Remedy, rimedio n.39, dato da una miscela standard di 5 fiori – Rock Rose, Impatiens, Clematis, Cherry Plum e Star of Bethlehem – da usare per affrontare emergenze psicoemotive come uno shock post trauma o un infortunio.
fiori di Bach: metodi e tempo di assunzione
Sebbene il Dott. Bach avesse pensato al metodo fiori di Bach come a una terapia autocurativa, è consigliato affidarsi a un fitoterapista o a un omeopata per la somministrazione dei rimedi di Bach che è da intendersi come supplemento a una normale terapia medica.
In linea di massima, possiamo dire che i metodi di assunzione si dividono in 3 categorie: via bocca, con bagno e pediluvio, applicazioni esterne o dirette e topiche.
La durata del trattamento con le essenze floreali non segue regole precise perché, essendo personalizzato, dipende dall’entità e dalla gravità dei disturbi: uno squilibrio momentaneo richiede una cura di pochi giorni, un problema cronico necessita di una cura più lunga, anche di mesi.
Fiori di Bach: benefici e controindicazioni
Chi usa i fiori di Bach trova immediato sollievo allo stress derivato da situazioni momentanee, come uno shock o un infortunio, al nervosismo prima di una prova importante come un esame e, uniti ad altri rimedi naturali o terapie farmacologiche, i fiori di Bach possono aiutare ad affrontare insonnia, dolori mestruali, palpitazioni, astenia e avere un effetto antinfiammatorio.
I fiori di Bach non servono a curare malattie croniche e dipendenze ma possono dare al paziente un sostegno psicologico per affrontare le terapie tradizionali.
L’unica controindicazione ai fiori di Bach è la cosiddetta crisi di consapevolezza, un acutizzarsi dei sintomi poco prima della guarigione.
Fiori di Bach: evidenze scientifiche e legge italiana
Nel corso degli anni, diverse revisioni sistematiche hanno analizzato l’esito di studi clinici basati su terapie con i rimedi di Bach e, a oggi, nessuna ha evidenziato dati scientifici a sostegno dell’efficacia dei fiori di Bach. Se ne deduce che i benefici dichiarati da chi usa questo metodo derivano da un insieme di suggestione ed effetto placebo.
Nonostante ciò, un numero crescente di persone ricorre alla floriterapia e sempre più farmacie vendono prodotti floriterapeutici, inoltre si moltiplicano i professionisti in naturopatia, floriterapia e omeopatia. Un fenomeno così diffuso e corposo merita di essere regolamentato per evitare rischi di salute. In Italia ci sono scuole di naturopatia conosciute e accreditate che offrono corsi di floriterapia, oltre a scuole di floriterapia triennali che prevedono frequenza, esami e tesi finale in linea con le direttive generali del Ministero della Pubblica Istruzione. In seguito, bisogna sostenere un esame per essere iscritti al Registro italiano Floriterapeuti.
Al pari dell’omeopatia, in Italia il Ministero della Salute non riconosce la validità della floriterapia e, di conseguenza, dei professionisti formati in tale ambito. In Europa, il titolo di floriterapeuta è riconosciuto in Inghilterra, Francia, Spagna e Germania.
Fonti e approfondimenti: www.cure-naturali.it, www.benessere.com
Ciao! Mi permetto di consigliare un’ulteriore approfondimento sui fiori di Bach, dove trovare informazioni, consulenze, articoli, e omaggi con la semplice iscrizione: ituoifioridibach.it.
Grazie per l’attenzione!
Fabrizio – Naturopata e Counselor.