Frutta e verdura di stagione: fragole e carciofi

Torna il nostro appuntamento mensile con la frutta e verdura di stagione. Il Dietista Dott. Simone Marata ci parla di fragole e carciofi, due alimenti tipici del mese di aprile.

Fragola, frutto di aprile

Lunga, panciuta o grossa, non c’è fragola che non ingrossa. Così recita il detto popolare e in aprile la fragola è una primizia della terra e un vero toccasana per il nostro benessere. Considerate un alimento funzionale anche da recenti studi scientifici, le fragole sono fonte di sostanze fitochimiche come acido Ellagico, antociani, quercetina, catechina, acido Folico e Vitamina C che conferiscono a questo frutto proprietà antiossidanti, cioè capaci di contrastare la formazione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento e dell’insorgenza di diverse patologie.

Il consumo regolare di fragole concorre a ridurre l’ipertensione e a limitare i disturbi di cuore, reni e della circolazione sanguigna. Le fragole sono consigliate a chi soffre di diabete, perché hanno la capacità di ridurre il picco di glicemia che si verifica fisiologicamente dopo un pasto.
La fragola è un frutto dolce ma con poche calorie perché molto ricco di acqua oltre che di fibra alimentare, importante per la regolazione della funzionalità intestinale, e di vitamina C al pari degli agrumi tanto da poter sostituire arance e pompelmi nella dieta di chi non li gradisce.

Fragole – Valori nutrizionali per 100gr
Kcal: 27
Proteine: 0,9gr
Lipidi: 0,4gr
Carboidrati: 5,3gr
Fibra totale: 1,6gr
Vit.C: 54mg

Carciofo, ortaggio di aprile

I carciofi sono una delle più antiche piante coltivate al mondo e i suoi estratti, ottenuti da foglie, frutti e radici della pianta, sono utilizzati come medicinali da tempo immemore. Gli effetti farmacologici e terapeutici del carciofo sul fegato e sulla cistifellea sono noti dal 17° secolo e oggi sono confermati da recenti studi scientifici.
Le sostanza fitochimiche contenute nel carciofo contengono una fibra solubile che dà all’ortaggio la capacità di ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, e il picco di glicemia che si verifica dopo i pasti. La fibra solubile, difatti, è una frazione della fibra alimentare che quando raggiunge l’intestino assorbe acqua e forma un gel viscoso che rallenta l’assorbimento di alcuni nutrienti come zuccheri e grassi, migliorando la funzionalità e la regolarità quotidiana.

I carciofi apportano ben 5,5gr di fibra solubile ogni 100gr di prodotto: una porzione media di 250-300gr basta a coprire il 50% del fabbisogno di fibra alimentare di un adulto. Quest’aspetto riveste notevole importanza anche nella prevenzione di tutte le malattie tumorali a carico del sistema gastrointestinale, come il cancro al colon, e pertanto sono un ottimo contorno da abbinare a quei piatti che apportano molte sostanze irritanti per il nostro intestino come le carni alla griglia e le fritture.

Carciofi – valori nutrizionali per 100gr

Kcal: 22
Proteine: 2,7gr
Lipidi: 0,2gr
Carboidrati: 2,5gr
Fibra totale: 5,5gr
Potassio: 376mg

Per chiedere consigli e informazioni, contatta il dietista Dott. Simone Marata.

Curiosità: Pablo Neruda ha dedicato un’ode al carciofo. ortaggio bello e salutare.

Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero,
ispida edificò una piccola cupola,
si mantenne all’asciutto sotto le sue squame,
vicino al lui i vegetali impazziti si arricciarono,
divennero viticci,
infiorescenze commoventi rizomi;
sotterranea dormì la carota dai baffi rossi,
la vigna inaridì i suoi rami dai quali sale il vino,
la verza si mise a provar gonne,
l’origano a profumare il mondo,
e il dolce carciofo lì nell’orto vestito da guerriero,
brunito come bomba a mano,
orgoglioso,
e un bel giorno,
a ranghi serrati,
in grandi canestri di vimini,
marciò verso il mercato a realizzare il suo sogno:
la milizia.

Nei filari mai fu così marziale come al mercato,
gli uomini in mezzo ai legumi coi bianchi spolverini erano i generali dei carciofi,
file compatte,
voci di comando e la detonazione di una cassetta che cade,
ma allora arriva Maria col suo paniere,
sceglie un carciofo,
non lo teme,
lo esamina,
l’osserva contro luce come se fosse un uovo,
lo compra,
lo confonde nella sua borsa con un paio di scarpe,
con un cavolo e una bottiglia di aceto finché,
entrando in cucina,
lo tuffa nella pentola.
Così finisce in pace la carriera del vegetale armato che si chiama carciofo,
poi squama per squama spogliamo la delizia e mangiamo la pacifica pasta
del suo cuore verde.’
-Pablo Neruda-