Negli articoli precedenti abbiamo parlato diffusamente della gastrite nelle sue varie forme – nervosa, cronica o acuta – e oggi aggiungiamo un altro tassello al tema parlando della gastrite in gravidanza.
Perché la gastrite è frequente in gravidanza?
Durante i nove mesi di gestazione, il corpo della donna attraversa numerose fasi di trasformazione ormonale, fisiologica e fisica. La più evidente è senza dubbio l’aumento della pancia che di mese in mese cresce fino a diventare un pancione.
Man mano che il bambino cresce spinge sullo stomaco, più precisamente sulla valvola posta tra esofago e stomaco chiamata sfintere gastroesofageo e che ha la funzione di bloccare la risalita dei succhi gastrici. È una condizione diffusa nell’ultimo trimestre della gravidanza ma non mancano casi di reflusso gastrico all’inizio della gestazione.
A questa spiegazione fisica se ne aggiunge una ormonale. Il progesterone e altri ormoni prodotti dalla placenta rilassano la muscolatura liscia causando due conseguenze:
- Attenuare le contrazioni uterine.
- Rilassare i muscoli della valvola tra esofago e stomaco favorendo il passaggio dei succhi gastrici fino alla gola.
Da qui, la fastidiosa sensazione di bruciore alla bocca dello stomaco e gusto amaro in bocca.
Cosa mangiare per sopportare meglio la gastrite in gravidanza?
A meno che la donna non soffra già di reflusso gastroesofageo in condizioni normali, in questo caso la gastrite è un disturbo temporaneo legato alla gestazione e destinato a sparire con la nascita del bambino. Per trovare sollievo, basta modificare alcune abitudini alimentari.
La dieta adatta alla gastrite in gravidanza prevede:
- Fumo e alcolici vietati più che mai.
- Pasti leggeri e frequenti, almeno 5 volte al giorno, per non appesantire lo stomaco e rallentare la digestione.
- Evitare cotture articolate come la frittura.
- Preferire frutta e verdura non acida, dunque escludere agrumi, pomodori e spezie.
- Bere tisane alla malva o camomilla per proteggere la mucosa dello stomaco.
- Indossare abiti comodi e ampi che non stringano sulla pancia e lo stomaco.
- Cenare 3 ore prima di coricarsi.
- Dormire con testa e tronco leggermente sollevati rispetto al resto del corpo.
Quali farmaci si possono assumere?
Se gli accorgimenti a tavola non bastassero ad alleviare il disturbo, bisogna rivolgersi al proprio medico per sapere quali farmaci è sicuro assumere contro la gastrite in gravidanza.
Tra le indicazioni più frequenti figurano i medicinali alginati e antiacidi a base di alluminio, calcio o magnesio; mentre la ranitidina e l’omeprazolo sono i prodotti più specifici e potenti contro il bruciore di stomaco.
Se il medico stabilisce che la gastrite è causata dalla presenza di un batterio, per esempio l’Helicobacter Pylori, probabilmente prescriverà l’assunzione di un antibiotico a base di Amoxilina.