Salute
La Federazione logopedisti italiani (Fli) dedica la Giornata europea della logopedia di oggi, 6 marzo 2017, alla disfagia, un disturbo della deglutizione diffuso tra anziani e giovani adulti.
Cos’è la difagia
La presidente della Fli, Tiziana Rossetto, definisce la disfagia un “disturbo della deglutizione causato dall’alterazione del controllo di nervi e muscoli dovuta a diversi quadri clinici”. La debolezza e i problemi strutturali che impediscono la corretta coordinazione tra i muscoli della gola e quelli della bocca causano il passaggio di cibo e liquidi nella trachea – canale di respirazione – invece che nell’esofago – canale alimentare.
Ne consegue che, a lungo andare, la disfagia può comportare malattie come la polmonite, la malnutrizione e il rifiuto di mangiare per l’incapacità di affrontare il problema. È necessario riconoscere i sintomi della disfagia e rivolgersi allo specialista per intervenire in tempi brevi ed evitare che il disturbo di deglutizione evolva in una patologia più importante.
Sintomi della disfagia, come intervenire
La disfagia interessa circa il 35% dei bambini e il 40% degli over 65. La percentuale aumenta al 52-82% in presenza di malattie neurodegenerative come il Parkinson, all’84% nei pazienti con Alzheimer e arriva all’80% nei soggetti che hanno avuto un ictus. Il 50% degli anziani allettati e ospedalizzati soffre di disfagia, un disturbo che si aggiunge ai disagi dovuti alla preesistente malattia e che causa il prolungarsi della degenza acuendo il malessere della persona ricoverata.
I sintomi della disfagia sono tosse prolungata durante i pasti, voce velata o gorgogliante durante o dopo la deglutizione, fuoriuscita di cibo e liquidi dal naso, dolore, senso di soffocamento palesato con rossore o viso cianotico, sensazione di avere cibo e liquidi in gola anche dopo la deglutizione.
In alcuni casi la disfagia è asintomatica e, nel bambino, devono destare sospetto la mancata crescita, l’inappetenza, il rifiuto di mangiare cibo di una determinata consistenza, i problemi masticatori.
Per lenire alcuni disturbi della difficoltà a deglutire, la Dott.ssa Rossetti consiglia di adottare alcuni accorgimenti:
- Gelificare l’acqua se si notano ripetute difficoltà nel deglutirla allo stato liquido.
- Eliminare la pastina in brodo, difficile da ingoiare per chi ha la disfagia perché è un pasto che unisce cibi di consistenza diversa. Meglio preferire alimenti dalla compattezza omogenea come purè e passati.
- Mangiare con la corretta postura. Capo, collo e tronco devono essere perfettamente allineati durante i pasti. Le persone allettate si devono nutrire stando con il busto eretto e dovrebbero cercare di mantenere la posizione per almeno un’ora dopo il pasto.
- Controllare che l’apporto calorico e l’idratazione siano sufficienti a garantire la giusta energia: la disfagia può impedire l’assorbimento dei principi nutritivi assunti e causare la malnutrizione, un peggioramento delle condizioni generali a qualunque età.
Iniziative Fli nella Giornata europea della logopedia
Il passaggio di cibo e acqua attraverso la trachea e non tramite l’esofago è un disturbo che, se non trattato, può porre le basi per lo sviluppo di malattie importanti. Per questo è necessario saper riconoscere i sintomi della disfagia e intervenire in tempi brevi. Per la Giornata europea della logopedia, gli specialisti della Federazione logopedisti italiani propongono una serie di iniziative utili a diffondere la conoscenza della disfagia ed essere presenti per quanti vorranno confrontarsi con gli specialisti. Dal 6 al 10 marzo i medici del Fli sono a disposizione dalle 10:00 alle 12:00 al numero 049/8647936. Sul sito www.fli.it è possibile consultare le schede informative e numerose informazioni sulla disfagia e altri disturbi della deglutizione.
