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Giornata mondiale dell’Alzheimer: 10 sintomi della malattia

Giornata Mondiale Alzheimer
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Ricorre oggi la XXIII Giornata mondiale dell’Alzheimer, un evento culmine nel Mese Mondiale Alzheimer istituito nel 2011 dall’Alzheimer’s Disease International (ADI).

Il rapporto mondiale sull’Alzheimer 2015 prospetta una crescita costante delle persone colpite dalla malattia neurodegenerativa, con una stima pari a 3,2 nuovi pazienti al secondo nel mondo. La diffusione capillare della malattia è correlata a una sempre maggiore aspettativa di vita, dal momento che il processo neurodegenerativo è una delle conseguenze del fisiologico invecchiamento cerebrale.

 

Nel mondo si svolgono numerose ricerche medico-scientifiche per arginare i meccanismi alla base della patologia, ma a oggi non sono disponibili cure per l’Alzheimer. L’unico modo per attaccare la malattia è prevenirla.

La malattia neurodegenerativa lede il cervello fino a compromettere la memoria, il giudizio critico, la capacità di parlare e ragionare. Condurre uno stile di vita sano e allenare il cervello è l’unico modo per mantenere attive le funzionalità cerebrali e rallentare – o arrestare – il declino intellettuale. Via libera, dunque, a parole crociate, scacchi, conti matematici e altre attività che coinvolgono diverse aree cerebrali, e stop a vita sedentaria e abuso di alcol e fumo.

 

Prevenire l’Alzheimer significa riconoscere i primi sintomi della malattia.  L’Alzheimer è causato dall’accumulo in placche delle proteina beta-amiloide e dalla creazione di ammassi neurofibrillari di proteina tau: insieme avviano la neurodegenerazione alla base della malattia. Il processo neurodegenerativo comincia anche decenni prima che la malattia si manifesti, di solito, con 10 sintomi:

  1. Perdita della memoria a breve termine.
    2. Problemi di linguaggio dovuti al dimenticare anche parole semplici.
    3. Incapacità di svolgere attività quotidiane come cucinare o lavarsi.
    4. Difficoltà di orientamento fino a perdersi tra strade famigliari.
    5. Cambiamento d’umore più volte nel corso di breve tempo.
    6. Incapacità di giudicare, per esempio, come vestirsi in base al tempo.
    7. Impossibilità di fare calcoli e immaginare situazioni astratte.
    8. Difficoltà a cercare i propri oggetti perché non si riconoscono o si conservano in posti assolutamente inidonei, come un anello nel contenitore del caffè.
    9. Cambiamento di personalità al punto che una persone placida diventa aggressiva.
    10. Mancanza di iniziativa.

 

Tutti a volte possiamo sperimentare le 10 difficoltà elencate e riderne subito dopo, ma un malato di Alzheimer vive costantemente in uno stato di confusione e annebbiamento perché inconsapevole.

Per conoscere le iniziative italiane per la XXIII Giornata mondiale dell’Alzheimer, consulta www.alzheimer.it.


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