Come di consueto, quella dello scorso 4 febbraio è stata una domenica dedicata alla Giornata Mondiale contro il cancro 2018. C’è ancora bisogno di dedicare un giorno ai traguardi raggiunti dalla ricerca medico-scientifica per lottare contro le malattie oncologiche? Sì, adesso più che mai, perché il dilagare di falsi miti e fake news è un pericolo concreto alla corretta gestione terapeutica dei tumori.
Oggi si guarisce più che in passato
Ricevere una diagnosi di tumore è sempre un duro colpo per la persona che, di punto in bianco, si scopre malata e deve:
- scegliere il medico che sappia indicare la cura corretta;
- imparare a conoscere e riconoscere il proprio corpo modificato dalla malattia;
- gestire il rapporto con gli altri – medici, famigliari, amici, estranei – che tendono a guardare e trattare il malato oncologico in modo diverso.
È un percorso seminato da ostacoli non sempre facili da superare. Eppure, a differenza di quanto vuole la convinzione comune, oggi la persona che si ammala di cancro può guarire, evitare recidive nei canonici cinque anni successivi alla guarigione e migliorare la qualità della propria vita. Merito di cure sempre più mirate e personalizzate e di un’attenzione crescente verso una gestione più umana e positiva della malattia oncologica.
Diffidare dalla falsa scienza
In occasione della Giornata Mondiale contro il cancro 2018, l’AIRC ha chiarito quali sono i 5 falsi miti più diffusi e da sfatare:
- L’intervento chirurgico favorisce la diffusione del cancro: falso! Questa è un’affermazione fondata su un falso presupposto nato oltre un secolo fa, quando mancavano gli strumenti d’indagine e, operando una massa tumorale, era frequente scoprirne delle altre. Il successivo sviluppo della ricerca scientifica ha poi dimostrato che le cellule colpite da tumore sono metastasi la cui formazione è slegata dalla rimozione del tumore principale.
- La radioterapia causa il cancro: falso! È più corretto dire che i raggi X usati in radioterapia colpiscono anche alcune cellule sane vicine a quelle malate alterandole. Anche a questo la scienza sta trovando una soluzione, per esempio il cyberknife, un sistema di radiochirurgia stereotassica capace di selezionare le cellule cancerose e colpire esclusivamente queste. Ma a oggi è possibile trattare solo pochi tumori con questa tecnica.
- Il cancro è ereditario: falso! La famigliarità incide sulla probabilità di sviluppare un tumore nel corso della propria vita, ma non è una malattia necessariamente genetica: in età adulta, i geni possono alterarsi in modo del tutto diverso dai propri famigliari. Ereditare un gene mutato non equivale ad avere la certezza di sviluppare la malattia.
- Il microonde favorisce il cancro: falso!Non esiste alcun riscontro scientifico a supporto di questa tesi. Inoltre, le radiazioni a bassa frequenza usate da questo elettrodomestico sono ritenute troppo basse per avere un impatto sulle cellule così drammatico come lo sviluppo di un cancro.
- Il cancro si può curare con il bicarbonato e l’omeopatia: falso!L’abitudine a dubitare di tutto, anche delle inconfutabili evidenze scientifiche, ha effetti devastanti. Tra questi, l’affidarsi a metodi antiscientifici e improvvisati per curare una malattia come il cancro che, al contrario, ha bisogno di terapie scientificamente testate e indicate da un medico oncologo.
Chi ha il cancro può preservare la propria bellezza
Negli anni passati abbiamo presentato l’Estetica oncologica, il percorso di specializzazione per le estetista promosso allo IEO – Istituto Europeo Oncologico – di Milano. Obiettivo del corso è formare professioniste capaci di curare anche l’aspetto esteriore della persona colpita dal tumore e lenire gli effetti evidenti delle cure. Questa è solo una delle tante iniziative presenti in Italia volte sia a sensibilizzare i professionisti della salute sull’importanza della bellezza durante la malattia, sia le pazienti oncologiche (e i pazienti oncologici) su quanto prendersi cura del proprio aspetto aiuti ad affrontare le terapie mediche.
La Giornata Mondiale contro il cancro 2018 è importante, come le edizioni passate e quelle che ci saranno in futuro, per sottolineare ogni anno gli obiettivi raggiunti dalla ricerca medico-scientifica e trasmettere ottimismo a tutti noi.