Oggi, 11 aprile, ricorre la Giornata mondiale del Parkinson 2016. Come ogni anno, la giornata dedicata alla malattia neurologica coincide con la nascita del medico inglese da cui prende nome, James Parkinson, che nel 1817 pubblicò uno studio su una malattia descritta come paralisi agitante.
Dal 1817 a oggi la ricerca ha fatto importanti scoperte sulla malattia e, sebbene solo nell’Unione Europea sono circa 1,2 milioni le persone che convivono con il Parkinson, la patologia continua a essere per molti aspetti sconosciuta. Per esempio, solo in pochi sanno che la rigidità muscolare è il principale sintomo della malattia, e che nel 5% dei pazienti il Parkinson si manifesta tra i 21 e i 40 anni, a dispetto dell’idea comune che considera la malattia come tipica dell’età anziana.
Lo scopo della Giornata mondiale del Parkinson è intensificare la comunicazione da parte di associazioni, enti e Istituzioni per sensibilizzare l’opinione pubblica, rendere noti i sintomi della malattia e anche i disagi con cui pazienti e familiari devono convivere giorno dopo giorno.
Sono tante le iniziative a sostegno della conoscenza del Parkinson, tra queste la Run for Parkinson’s, nata in Spagna nel 2010 da un’idea di pazienti parkinsoniani, e riproposta in altri 11 stati europei tra cui l’Italia.
Per seguire gli sviluppi della ricerca scientifica e saperne di più sugli eventi della Giornata mondiale del Parkinson, consulta il sito www.parkinson-italia.it.