Domenica 8 maggio 2016 sarà un giorno dedicato a due ricorrenze femminili: la festa della mamma e la Giornata mondiale del tumore ovarico. Una giornata in rosa che, oltre a festeggiare le mamme italiane, è un’ottima circostanza per riportare l’attenzione sul tumore ovarico, il più aggressivo tra i tumori ginecologici e il più sottovalutato dalle donne.
Acta – Associazione contro il tumore ovarico – è la prima onlus italiana nata per contrastare questo carcinoma femminile, il più violento perché causa la morte del 50% delle donne affette e di età compresa tra i 50 e i 69 anni: nel 2013 è stata la quinta causa di morte per tumore in Italia. Inoltre, a oggi non se ne conosce la causa precisa e non esistono strumenti di screening e metodi di prevenzione, solo esami diagnostici che evidenziano la neoplasia. Per questo è necessario eseguire una diagnosi precoce per agire tempestivamente sul tumore alle ovaie.
Domenica 8 maggio, presso le farmacie della Rete Farmacisti Preparatori, tutte le donne potranno ricevere brochure informative sul cancro alle ovaie e consigli diretti per riconoscere i sintomi della malattia. Un impegno, questo, difficile se si considera che nel primo stadio il tumore è asintomatico. Solo con il passare del tempo, e a uno stadio più avanzato della malattia, la donna comincia ad avvertire i primi sintomi. Si tratta di disturbi così comuni da rischiare di essere sottovalutati:
- Gonfiore persistente dell’addome
- Fitte addominali
- Bisogno frequente di urinare
- Sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto
- Perdite ematiche vaginali
- Mutamenti nelle abitudini intestinali
Se questi fastidi persistono per più di 12-15 giorni al mese e oltre due o tre mesi consecutivi, è il caso di rivolgersi il prima possibile al proprio medico curante che indirizzerà la paziente verso il più vicino centro medico specializzato per la terapia del tumore ovarico.
Consulta il sito di Acta onlus per conoscere le iniziative promosse in Italia per la Giornata mondiale del tumore ovarico.