Oggi, 8 febbraio, ricorre la Giornata mondiale dell’epilessia in 120 paesi compresa l’Italia. Per l’occasione, alcuni importanti monumenti di ogni città saranno illuminati di viola, il colore simbolo dell’epilessia.
Cos’è l’epilessia?
L’epilessia è una patologia neurologica che in genere si manifesta entro i 12 anni di età, e può influenzare la vita personale, sociale, lavorativa e affettiva della persona. Non esiste una sola epilessia, ma ce ne sono tante quante le forme in cui la malattia si manifesta.
Quando si pensa a un epilettico, l’immagine ricorrente è quella di una persona scossa da convulsioni, come se fosse attraversata da energia elettrica. È la manifestazione più eclatante dell’epilessia, ma ci sono casi in cui l’episodio epilettico è talmente leggero da essere quasi invisibile.
Epilessia: farmaci e farmacoresistenza
La maggior parte di coloro che convivono con l’epilessia segue delle terapie o assume dei farmaci – regolarmente o al bisogno – per controllare e bloccare la crisi epilettica; molti altri non possono ricorrere alle medicine né sottoporsi alle comuni terapie, perché soffrono di forme epilettiche farmacoresistenti, cioè impermeabili alla cura farmacologica.
La Giornata Mondiale dell’Epilessia nasce per tutti gli epilettici, e in particolare per i pazienti con malattia farmacoresistente, per far conoscere a sempre più persone cos’è l’epilessia e perché è innocua agli altri.
L’epilessia, infatti, non è solo una malattia neurologica, ma anche una condizione che in troppi casi limita la vita sociale e lavorativa di chi ne soffre. Il pregiudizio maggiore si fonda sulla convinzione, del tutto errata, che l’epilessia sia contagiosa. Questo presupposto provoca situazioni di emarginazione: sono tanti i casi in cui il datore di lavoro licenzia un dipendente epilettico, o uno studente con epilessia viene guardato con sospetto dai compagni di classe.
Il modo più efficace per vincere i pregiudizi è informare chi della patologia sa poco o nulla. Sul sito della LICE – Lega Italiana Contro l’Epilessia – sono disponibili approfondimenti utili a conoscere la malattia, compreso l’opuscolo “Io posso,” 44 pagine illustrato come un fumetto per mostrare in modo semplice e diretto come stare con gli altri, in ogni situazione, senza essere esclusi.