Il 3 marzo 2017 ricorre il secondo appuntamento con la Giornata mondiale per la salute dell’udito nata a marzo 2016 per volontà dell’OMS.
Con questa iniziativa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità mira a diffondere una corretta protezione della salute dell’udito e delle orecchie dai fattori diretti o indiretti che possono causare ipoacusia, sordità e altri disturbi auricolari.
Salute dell’udito: quale qualità della vita
Il tema della Giornata mondiale dell’udito 2017 è Agire sulla perdita di udito – Un investimento sul suono.
L’OMS stima che il 5% della popolazione mondiale, pari a 360 milioni di persone, ha problemi di udito. Di queste, circa 32 milioni sono bambini. Ne emerge un quadro preoccupante per la salute dell’udito che ha ripercussioni sull’economia e la qualità della vita di milioni di persone nel mondo.
La perdita progressiva di udito si traduce in investimenti cospicui per il sistema sanitario chiamato a sostenere i costi della riabilitazione acustica e in sforzi importanti per le singole persone per superare le difficoltà di inserimento sociale, comunicazione, apprendimento e lavoro.
Prevenire l’ipoacusia per proteggere la salute dell’udito
La Giornata mondiale dell’udito 2017 è l’occasione per sottolineare quanto prevenire sia meglio che curare in termini di costi e di risultati sulla salute dell’udito.
A eccezione di specifiche malattie genetiche che compromettono l’udito sin dalla nascita e del fisiologico calo della qualità dell’udito con l’avanzare dell’età, è possibile prevenire l’ipoacusia con alcuni comportamenti virtuosi.
Camminare, andare in bicicletta e correre sono attività aerobiche che migliorano il flusso sanguigno alle orecchie e aiutano a proteggere la salute dell’udito. Eliminare il fumo ed evitare di esporsi al fumo passivo diminuisce le probabilità di incorrere in una progressiva perdita della capacità di percepire bene i suoni. Una buona abitudine per preservare la salute dell’udito è rispettare il limite di tollerabilità dell’orecchio ai suoni molesti, non più di: 7 minuti al rumore di una sirena dell’ambulanza; 8 ore in mezzo al traffico cittadino; 30 minuti vicino a un aspiratore di foglie; 8 ore accanto ad una lavastoviglie.
Una menzione a parte merita l’ascolto della musica con le cuffie. Secondo uno studio condotto dall’Unione Europea, 10 milioni di persone rischiano di diventare sorde a causa di un uso scorretto di cuffie e auricolari. L’intensità del suono ascoltato attraverso questi dispositivi può avere dirette ripercussioni sulla salute dell’udito e per evitarle basta seguire la regola del 60: non superare i 60 decibel per un massimo di 60 minuti al giorno.
Alle buone abitudini, si affianca una visita otorinolaringoiatrica consigliata alle persone predisposte ai problemi uditivi e a partire dai 60 anni di età. La visita comprende lo screening e il test dell’udito.
Per conoscere le iniziative promosse per la Giornata mondiale per la salute dell’udito 2017 consulta il sito www.who.int.