Ricordate quando abbiamo parlato delle App della salute che permettono anche ai medici di lavorare meglio? Bene, mettete da parte quest’informazione per una notizia molto, molto più grossa: un dottore americano ha eseguito un’operazione con i Google Glass proiettando le immagini sull’iPad e in diretta streaming sull’hangout di Google Plus.
Mi spiego meglio. I Google Glass sono un dispositivo che permette di vivere l’esperienza della realtà aumentata: sto facendo la spesa? Chiedo agli occhiali di Google quale ricetta posso preparare e loro me la descrivono in tempo reale; sto giocando con i bambini? Chiedo a Google Glass di scattare una foto e condividerla sui social o inviarla tramite mail ad amici e parenti, e così via. Insomma: con i Google Glass tutto quello che vedo può essere usato in tempo reale per connettermi con chi voglio, fare ricerche su qualsiasi cosa eccetera. L’iPad lo conosciamo tutti, è il tablet che pian piano sta sostituendo il PC, e Google Plus, detto in soldoni, è il social di Google.
Dopo aver presentato i protagonisti di questa storia, vediamo cos’è successo in America. Il Dr Rafael Grossmann lavora all’Eastern Maine Medical Center e ha eseguito un intervento allo stomaco indossando i Google Glass. Il Dr Grossmann ha ripreso tutta l’operazione, l’ha trasmessa tramite hangout – ritrovo video – su Google Plus e infine ne ha parlato sul suo blog in un post dal simpatico titolo Glass, passami il bisturi.
Non è la solita americanata ma l’inizio di una rivoluzione. La tecnologia e i dispositivi informatici sono entrati prepotentemente nella vita quotidiana di tutti noi, perché non dovrebbe accadere in ambito medico? Anzi: secondo il Dr Grossmann l’utilizzo dei Google Glass in sala operatoria ha molti vantaggi:
• mostra ai colleghi cosa sta succedendo
• in un clima di condivisione, è più facile evitare gli errori ed essere eventualmente corretti da un occhio esterno
• la didattica può diventare davvero coinvolgente e interattiva
A sentire il Dr Grossmann, l’unico tasto dolente riguarda la privacy, ma anche su questo ha trovato la soluzione. Prima dell’intervento, il paziente ha firmato il consenso informato alle riprese con i Google Glass che, per tutto il tempo, non mostrano alcun segno identificativo del soggetto. La tutela della privacy è un tema spinoso per un dispositivo come i Google Glass, perché foto, condivisioni, video e quant’altro avvengono all’insaputa di tutti, tranne di chi i Google Glass li indossa.
Molto probabilmente il Dr Rafael Grossmann è il primo medico al mondo ad aver operato con i Google Glass, di certo è il primo ad averne dato notizia. Vedremo se c’è già chi è pronto a emularlo.