Il nuovo anno è cominciato con una notizia apparentemente fantasiosa ma che di incredibile ha solo la portata: i cieli delle città italiane, e di Roma in particolare, sono attraversati da stormi di uccelli responsabili di aver ricoperto di guano le strade della capitale.
Il problema, oltre che d’immagine e d’igiene, è anche sanitario, perché nel guano degli stormi potrebbe annidarsi il Mycobacterium tubercolosis avio, il germe responsabile della tubercolosi (tbc).
Cos’è la tubercolosi? È una malattia infettiva che colpisce soprattutto i polmoni ma anche altri organi, ed è causata da diversi ceppi di micobatteri come il Mycobacterium tubercolosis avio. Si trasmette per via aerea venendo in contatto con micro goccioline di saliva disperse nell’aria attraverso tosse secca o starnuti di chi ha la tubercolosi, oppure respirando l’aria intrisa dei micobatteri. Potrebbe essere questo il nostro caso: a Roma soprattutto, ma anche in altre città italiane, la quantità di guano è così elevata che nell’aria potrebbe disperdersi un’altissima concentrazione di Mycobacterium tubercolosis avio. Nelle feci degli uccelli il micobatterio è protetto da una sorta di involucro cerato che lo rende molto resistente e attivo per mesi; quando il guano si secca, si polverizza facilitando l’inalazione del germe responsabile della tubercolosi.
Quali sono i sintomi e come si manifesta? Quando colpisce i polmoni, la malattia all’inizio è asintomatica, in un secondo momento si manifesta con tosse insistente, perdita di peso, sangue nell’espettorato. Spesso la tubercolosi resta latente nell’uomo, e se non si interviene in tempi rapidi potrebbe diventare tanto pericolosa da uccidere la metà delle persone infettate.
g>Quali sono diagnosi e cura della tubercolosi? Per la diagnosi si ricorre al test di Mantoux che si si esegue inoculando nella cute del braccio una sostanza chiamata tubercolina, estratti totali o parziali di bacilli tubercolari, che permette di analizzare la reattività dell’individuo ad una eventuale infezione della tubercolosi. Se la malattia è attestata, si ricorre una terapia antibiotica definita dal proprio medico.
La soluzione più immediata contro il rischio di tubercolosi è mantenere le strade pulite e, se possibile, limitare il sempre più intenso passaggio di stormi numerosi.
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