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Il glifosato è cancerogeno? Improbabile per OMS e FAO, sì per AIRC

Glifosato, diserbante
Glifosato, diserbante - iStockphoto.com






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Nel corso di un congresso congiunto sui residui dei pesticidi tenutosi a Ginevra – il Panel of Experts on Pesticide Residues in Food and the Environment – l’OMS e la FAO hanno affermato che è improbabile che il glifosato sia cancerogeno per l’uomo. La dichiarazione arriva dopo accurati studi volti a evidenziare un possibile legame tra il glifosato e l’incidenza dei tumori.

 

Il glifosato è il diserbante più usato al mondo, e il dubbio sulla sua cancerogenicità aleggia da quando, circa un anno fa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo ha inserito nella categoria A2, cioè quella degli elementi probabilmente cancerogeni per l’uomo, la stessa in cui lo scorso novembre è stata introdotta la carne rossa sollevando un acceso dibattito ancora non del tutto sopito. Ora la stessa OMS fa marcia indietro e concorda con la FAO nel dire che il glifosato non è genotossico, ossia che è improbabile un suo effetto distruttivo sul materiale genetico delle cellule umane. L’OMS precisa la sua posizione dicendo:

 

“La grande maggioranza delle prove scientifiche indica che la somministrazione di glifosato e di prodotti derivati a dosi fino a 2000 milligrammi per chilo di peso per via orale, la più rilevante per l’esposizione con la dieta, non è associata ad effetti genotossici nella stragrande maggioranza degli studi condotti su mammiferi”.

 

A questa si oppone la valutazione dell’AIRCAgenzia internazionale per la Ricerca sul cancro dell’OMS – secondo cui il glifosato è un potenziale pericolo per l’uomo. Le due dichiarazioni apparentemente discordanti sono, in realtà, complementari: AIRC ha analizzato l’eventuale rischio cancerogeno per l’uomo, mentre FAO e OMS hanno valutato il grado di pericolosità della popolazione a contatto con il glifosato per via orale, dunque attraverso l’alimentazione. Al fianco di FAO e OMS si schiera anche l’Efsa, l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, che sottolinea l’assenza di rischio genotossico nel glifosato.

 

Le dichiarazioni delle diverse organizzazioni dell’ONU arrivano alla vigilia del rinnovo delle autorizzazioni all’uso del glifosato da parte dei diversi paesi Europei, compresa l’Italia cui la decisione spetta ai ministri Lorenzin e Martina.

 

In attesa di ulteriori chiarimenti e novità in merito, ricordiamo che mentre il glifosato è sospettato di rischio cancerogeno, per numerosi altri elementi è stata scientificamente provata la cancerogenicità per l’uomo, uno tra tutti il fumo, anche passivo, di sigaretta e tabacco. Eppure i decessi per cancro ai polmoni dovuto al fumo restano troppi ancora oggi.


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