Ieri Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni perché non si sente più in grado di ricoprire il ruolo di Papa e nessuno, a parte lui e i suoi predecessori, sa bene cosa significhi avere una tale responsabilità. Dal nostro punto di vista, la notizia è un valido spunto per riflettere sull’influenza che lo stress fisico e psicologico può avere sulle scelte professionali e personali, e ci chiediamo: se un lavoratore comune, un dirigente e anche un impiegato sono stressati dal lavoro, qual è l’intensità di stress a cui il Papa è sottoposto ogni giorno? Immaginiamo enorme.
Il benessere psicofisico è parte integrante del concetto di salute. L’uomo quotidianamente è esposto a numerosi fattori ambientali anche in funzione della sua professione, dei suoi rapporti sociali e del suo modo di vivere, e durante gli otto anni di pontificato Papa Benedetto XVI si è esposto costantemente alle aspettative e al giudizio di tutto il mondo, e ha affrontato i suoi limiti personali oltre che istituzionali mettendo a volte in secondo piano il suo benessere psicofisico.
Come tutti gli uomini in età avanzata e che ricoprono un ruolo importante, il Papa ha accumulato stanchezza e stress, una condizione pericolosa se diventa cronica.
Quando lo stress si cronicizza, infatti, aumentano i rischi di salute sia fisica che psicologica tanto che, tra le conseguenze dello stress patologico, si annoverano disfunzioni gastro-intestinali, anomalie cardiocircolatorie, insonnia, cefalea. A volte è necessario indagare più in profondità per evitare che lo stress abbia anche ripercussioni emotive e psicologiche: ansia, aggressività, attacchi di panico, apprensione, scarsa autostima.
Tutti conosciamo la sensazione di affaticamento da stress e il bisogno fisiologico di una vacanza per staccare dagli impegni e ricaricare le pile prima di ricominciare il tran tran quotidiano, immaginiamo dunque quale debba essere stato il livello di stanchezza avvertito dal Papa alla sua età.
Alcuni ritengono che le dimissioni di Papa Benedetto XVI siano una scelta discutibile, altri lo ammirano per l’umanità che ha dimostrato con questo atto, noi possiamo solo augurarci che aver detto basta al pontificato gli serva a ritrovare l’equilibrio psicofisico di cui ha bisogno per vivere bene. Come tutti, d’altra parte.
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Senza dubbio una scelta coraggiosa e che va rispettata: anche il vicario di Cristo e’ un uomo.