Fino al 6 ottobre si terrà a Torino il Congresso della Società italiana di Andrologia, un confronto tra gli esperti della salute dell’uomo che affronteranno anche il tema dell’impotenza maschile, un argomento tabù per molti uomini.
Secondo un’indagine della National Health and Wellness Survey condotta su 28.500 uomini di diversi Paesi europei, solo 48% di chi soffre di impotenza si rivolge all’andrologo.
Le motivazioni sono in gran parte di origine psicologica: dover ammettere di aver bisogno di un aiutino laddove la società li vuole forti e “macho”, accresce l’imbarazzo dell’uomo che preferisce tacere invece di affrontare il problema.
Cause dell’impotenza. Spesso la difficoltà a mantenere l’erezione durante il rapporto si deve all’ansia da prestazione, e in tal caso un aiuto decisivo può arrivare dal partner che deve sostenere e tranquillizzare l’uomo che soffre di impotenza.
Al di là delle implicazioni psicologiche e delle ripercussioni negative sull’armonia di coppia, l’impotenza maschile può essere il segnale di problematiche ben più importanti. Ad esempio costrizione dei vasi sanguigni, ipertensione, malattie endocrine e ormonali sono alcune delle patologie che provocano l’impotenza.
Inoltre rischiano l’impotenza gli uomini con obesità, in sovrappeso, sedentari e con il vizio di fumo e alcol. Insomma, ancora una volta la strategia migliore per conciliare salute e benessere è una vita sana ed equilibrata, che comprenda un’alimentazione corretta e una costante attività fisica.
A tutti gli uomini vorremmo dare un consiglio: la visita di controllo periodico dall’andrologo è indispensabile per prevenire sia l’impotenza che qualsiasi altra qualsiasi patologia andrologica, perché farsi bloccare dall’imbarazzo?
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