Pubblicato su Lancet uno studio che prova l’efficacia del test capace di svelare i falsi allarmi di infarto. Il test è disponibile in 180 ospedali italiani.
I pronto soccorso ogni giorno sono affollati di persone che lamentano dolori al petto: uno dei sintomi dell’infarto che allerta i medici e induce al ricovero dei pazienti per accertamenti di routine. Eppure, in media due casi su tre sono un falso allarme.
A partire da questa considerazione, un team di ricercatori dell’Università di Edimburgo diretto da Anoop Shah ha messo a punto un test per rilevare in tempi rapidi i veri casi di infarto.
Come funziona il test sensibile che svela l’infarto
La ricerca degli studiosi si è focalizzata sulla possibilità di rilevare la presenza di basse concentrazioni di troponine, una famiglia di proteine presenti nei muscoli, cuore compreso, che viene rilasciata nel sangue in presenza di un infarto. Il test sensibile smaschera i falsi casi di infarto del miocardio basandosi sul livello rilevato di troponina: al di sotto dei 5 nanogrammi per litro di sangue non c’è rischio.
Vantaggi del test
L’adozione del test in grado di evidenziare la troponina nel sangue con un solo prelievo apporterebbe molteplici benefici:
– per la persona che potrebbe tornare subito a casa senza vivere l’ansia e lo stress del ricovero;
– per i pazienti che necessitano del ricovero ospedaliero e avrebbero a disposizione più posti letto;
– per le spese della sanità pubblica che eviterebbero ogni anno diverse migliaia di euro.
Da questo studio scozzese emergono due risultati: la soglia di troponina selezionata permette di isolare eventuali casi di infarto a distanza di un anno, e grazie al test si riesce a escludere nel 99,6% dei casi la necessità di ricovero dei pazienti, in tutta sicurezza.
Fonti e approfondimenti: Corriere salute, Repubblica.