Secondo i dati scaturiti dal monitoraggio di Influnet coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità quest’anno l’influenza ha cominciato a manifestarsi a metà ottobre, circa un mese prima del solito, e a dicembre è previsto un picco di 200mila casi in tutta Italia.
Il brusco calo delle temperature, inoltre, potrebbe favorire la diffusione dei sintomi parainfluenzali – tosse, mal di gola, dolori articolari – specie negli anziani e nei bambini.
Cos’è la febbre?
La febbre è una reazione naturale dell’organismo che aumenta la temperatura corporea per combattere virus e batteri responsabili del malessere di stagione.
Come spiega il professor Maurizio de Martino, ordinario di pediatria all’Università di Firenze, “la febbre esiste negli animali da 40 milioni di anni. Quando un fenomeno biologico è mantenuto a lungo in tutte le specie vuol dire che è indispensabile per la sopravvivenza. E la febbre lo è, perché a temperatura febbrile funzionano meglio i meccanismi immunologici e funzionano peggio virus e batteri”.
Per queste ragioni è necessario curare l’influenza, e la febbre in particolare, senza assumere in poco tempo grandi quantità di medicinali per guarire al più presto: il persistere dell’alta temperatura potrebbe indicare la presenza di un’infezione contro cui è insufficiente l’uso dell’antibiotico.
Come si cura la febbre?
Il consiglio di pediatri e medici di base è attenersi alle indicazioni del proprio medico e rispettare le dosi di farmaco prescritte, e ricordare che l’antipiretico agisce in 90 minuti, dunque è inutile accanirsi con altri medicinali o preoccuparsi se il tempo passa e non ci sono miglioramenti visibili.
I pediatri sollecitano anche l’uso del termometro elettronico sotto l’ascella, da preferire ad altri tipi di termometro per precisione e rapidità di calcolo della temperatura.
Sono sconsigliati i rassicuranti rimedi della nonna contro l’influenza: al contrario di quanto si pensi, mettere sulla fronte una pezza bagnata con acqua fredda o raffreddare il corpo con il ghiaccio è dannoso oltre che inutile, perché acuiscono i brividi di freddo e i dolori già presenti per la febbre.
Perché ci sarà un picco di influenza per il 2015/2016?
L’Istituto Superiore di Sanità prevede 200mila casi di influenza tra dicembre 2015 e gennaio 2016. I motivi di un numero così alto sono due:
- Il bel tempo che fino all’inizio di novembre ha allontanato l’idea di prevenire l’influenza e prepararsi al calo delle temperature.
- Il drastico calo dei vaccini antinfluenzali che in questo periodo comincia a mostrare gli effetti negativi sulla popolazione più debole, bambini e anziani.
Per chiedere consigli e informazioni, contatta i medici nel Forum di pediatria su ABCsalute.it.