I medici ginecologi riuniti a Firenze per il World Pediatric and Adolescent Gynecology Congress 2016 hanno illustrato le proprietà benefiche dell’inositolo, una sostanza ribattezzata molecola della fertilità perché capace di contrastare l’infertilità femminile e aumentare le probabilità di concepimento.
Le cause dell’infertilità delle donne possono essere tante, ma la più frequente è la Sindrome dell’Ovaio Policistico nota anche come PCOS. Tra gli effetti di questa malattia che colpisce circa il 5-10% delle donne in età fertile c’è la resistenza all’insulina dal momento che l’ovaio, a differenza degli altri organi, non diventa mai insulino-resistente.
Su questo aspetto si può intervenire migliorando lo stile di vita e il regime alimentare. Seguire una costante attività fisica e introdurre alimenti ricchi di inositolo, per esempio, aiuta a contrastare l’infertilità dovuta alla PCOS.
L’inositolo è disponibile sotto forma di integratori alimentari ed è presente in numerosi cibi: grano saraceno, avena, orzo, riso integrale, cavolfiore, piselli, arance, pompelmi, fragole, carne bovina e di maiale.
Per verificare l’effettiva efficacia dell’inositolo sull’attività riproduttiva, i ginecologi hanno somministrato la molecola alle pazienti con infertilità: il 50% di queste donne è tornata a ovulare dopo un mese, nell’88% si è ripresentato il ciclo mestruale dopo 3 mesi, il 55% delle donne ha portato avanti una gravidanza.
L’inositolo da solo non basta a vincere l’infertilità femminile, ma ha maggiori possibilità di diventare efficace se abbinato a una dieta equilibrata e a una regolare attività fisica.
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