L’insufficienza renale è una patologia legata alla ridotta funzionalità dei reni.
A seconda della causa scatenante, si distinguono due tipi di insufficienza renale:
– insufficienza renale cronica
– insufficienza renale acuta
L’insufficienza renale cronica può essere scatenata da fattori come bevande alcoliche, droghe, alcuni tipi di medicinali, ipertensione, diabete, tumori oppure calcoli renali.
L’insufficienza renale acuta può essere provocata da infiammazioni, abuso di alcol, droghe e alcune tipologie di medicinali.
I sintomi più comuni della patologia sono: astenia, anemia, difficoltà a urinare, gonfiore alle caviglie, crampi muscolari, disturbi del metabolismo osseo, emesi, ipertensione, gonfiore alle gambe, dolore lombare, urine scure e sanguinolenti, nausea, oliguria.
In caso di insufficienza renale, l’assunzione di determinati farmaci può provocare effetti collaterali molto fastidiosi, tanto che il paziente deve sospendere il medicinale e sottoporsi ad un’accurata visita medica.
Oltre alla cura farmacologica, il paziente dovrà seguire un’alimentazione ben precisa correggendo le alterazioni elettrolitiche per evitare le carenze vitaminiche.
La funzione endocrina del rene consiste nella produzione di alcuni elementi tra cui eritropoietina, prostaglandine e renina. Per questo motivo, tutti i pazienti affetti da insufficienza renale cronica lieve, dovranno seguire una dieta alimentare associata alla patologia.
Il paziente affetto da IRC (insufficienza renale cronica) lieve non deve superare un determinato apporto calorico, deve praticare sport ed eliminare completamente il fumo. Invece, i soggetti affetti da IRC moderata devono ridurre l’apporto calorico a 0,8-0,6 g Pro/kg di peso. E, infine, i pazienti affetti da IRC grave, devono limitare l’accumulo di alimenti proteici e tener sotto controllo l’uremia.
Chi soffre di insufficienza renale cronica deve assumere particolari alimenti indicati come ‘Aproten’. Si tratta di prodotti dietetici aproteici, sono a base di amido, privi di fosfati e proteine che aggraverebbero la funzione dei reni. Sono alimenti realizzati per permettere al paziente la riduzione dell’apporto proteico e calorico, e la limitazione di sodio, altamente dannoso per i reni.
I nuovi farmaci per la cura dell’insufficienza renale sono:
Furosemide. Può essere assunto per via orale o parenterale, e a una posologia di 20-80 mg al giorno. Si consiglia di continuare la cura aumentando la dose di circa 40 mg ogni 6 od 8 ore, ma senza mai superare i 600 mg.
Trosemide. 10 mg al giorno per via endovenosa oppure orale. La durata della terapia è stabilita dal medico.
Acido Etacrinico. È un tipo di farmaco indicato per tutti quei pazienti che soffrono di IRC cronica dovuta a ipertensione. La cura prevede una compressa al giorno dopo la colazione.
Sevelamer. Questo farmaco deve essere assunto in dose di 2,4 – 4,8 g al giorno durante ogni pasto.
Alluminio Idrossido. Assunzione per via orale in 4 dosi divise.
A breve sarà disponibile Methoxy polyethylene glycol-epoetin beta, un nuovo farmaco che darà la possibilità di migliorare la qualità della vita di tutti i soggetti che soffrono di insufficienza renale cronica.
A differenza degli altri medicinali, il Methoxy polyethylene glycol-epoetin beta ha un diverso meccanismo d’azione.
È un farmaco che si potrà essere assunto da tutti quei pazienti che soffrono di anemia associata ad IRC cronica.
Il farmaco dovrà essere assunto ogni 14 giorni con una sola iniezione sottocutanea o intravenosa, in modo da incrementare il livello di emoglobina per un’iniziale correzione dell’anemia in tutti i pazienti che non sono in trattamento con ESA. Invece, i pazienti in trattamento ESA che passeranno a Methoxy polyethylene glycol-epoetin beta, dovranno assumerne una sola iniezione sottocutanea o intravenosa al mese, in modo da poter mantenere i livelli di target di emoglobina.
Per ulteriori informazioni, consulta il sito dedicato all’insufficienza renale.