Anche quest’estate non sono mancati episodi di intossicazione alimentare a causa di agenti contaminanti presenti nei prodotti distribuiti in tutta Italia. Partiamo dunque da queste note di cronaca per parlare in modo più approfondito del disturbo.
Cos’è l’intossicazione alimentare?
L’intossicazione alimentare, o malattia di origine alimentare, è un disturbo fisico che si presenta dopo aver ingerito alimenti conservati male, cotti in modo sbagliato o contaminati da virus, batteri o parassiti.
Nella maggior parte dei casi, l’intossicazione si risolve da sé dopo qualche giorno senza il bisogno di ricorrere a particolari cure o terapie farmacologiche, in altri casi l’agente tossico può causare disturbi tanto gravi da rendere necessario il ricorso al proprio medico o al più vicino Pronto Soccorso.
Quali sono le cause dell’intossicazione alimentare?
Ci sono vari elementi che possono provocare una malattia di origine alimentare, li suddividiamo in tre categorie:
Contaminazione. Rientrano in questa categoria i virus come il norovirus, i parassiti e i batteri – soprattutto campylobacter, salmonella, listeria ed escherichia coli – che possono contaminare il cibo fino a deteriorarlo. La contaminazione avviene per scarsa igiene delle mani o delle superfici su cui l’alimento è collocato, perché è entrato in contatto con persone malate o ancora a causa di una cattiva conservazione.
Cattiva conservazione. Usare il frigorifero nel modo giusto e collocare ogni alimento al proprio posto è il modo migliore per evitare la contaminazione da parte di virus, batteri e parassiti e il deterioramento per condizioni inadeguate di caldo o freddo. L’esempio più efficace è quello della carne cruda che rischia di diventare avariata se tenuta all’aperto o conservata nel ripiano più caldo del frigorifero.
Cottura insufficiente. Uova, carne, latte e pesce sono alimenti esposti all’azione di batteri come listeria, salmonella ed escherichia coli, tutti agenti contaminanti che vengono neutralizzati con un adeguato tempo di cottura.
Quali sono i sintomi dell’intossicazione alimentare?
La malattia alimentare può manifestarsi subito dopo aver mangiato il cibo avariato o poco cotto o conservato male, oppure può presentarsi dopo 1-10 giorni. I sintomi dell’intossicazione alimentare variano in base alla causa scatenante e alla singola persona, quelli comuni sono:
- Diarrea acquosa.
- Vomito.
- Febbre.
- Crampi addominali.
- Nausea.
- Sangue nelle feci.
- Grave debolezza muscolare.
- Disidratazione.
Vomito e dissenteria provocano la perdita di una grande quantità di liquidi che, a sua volta, causa la disidratazione. Giunti a questo punto, la persona con intossicazione alimentare può incorrere in gravi condizioni di salute e per questo è importante raggiungere presto il più vicino Pronto Soccorso.
Cosa fare in caso di intossicazione?
Il corpo espelle l’agente tossico e il cibo contaminato attraverso feci e vomito, e nella maggior parte dei casi questo basta per riprendersi dall’intossicazione e tornare alle precedenti condizioni di salute grazie a un graduale reintegro di liquidi, calcio, sodio e potassio.
Altre volte bisogna ricorrere ad analisi di laboratorio – coprocoltura e analisi delle feci – per stabilire la causa dell’intossicazione alimentare e procedere con una terapia farmacologica mirata, il più delle volte basata sull’assunzione di antibiotici.
Intossicazione alimentare: quali i possibili rimedi naturali?
Sì, la malattia di origine alimentare si può lenire con alcuni rimedi naturali ma solo se è di lieve entità. Oltre a reintegrare i liquidi persi, si può bere una tisana di radice di zenzero che allevia nausea, vomito e problemi digestivi.
La tisana di finocchio aiuta a ridurre i crampi addominali perché assorbe il gas che si forma nell’intestino.
Il mirtillo, fresco o essiccato da usare sotto forma di infuso, è un rimedio naturale alla diarrea.
Come si previene l’intossicazione alimentare?
La risposta è semplice: evitando le situazioni di contagio, conservando e cucinando bene il cibo.
- Lavarsi sempre le mani prima maneggiare e cucinare gli alimenti.
- Curare l’igiene degli utensili da cucina.
- Scongelare la carne in frigorifero o in un forno a microonde e cucinarla subito.
- Evitare cibi crudi marinati.
- Controllare che i contenitori siano chiusi ermeticamente e che l’aspetto e l’odore del cibo sia gradevole.
- All’estero o in situazioni di evidente mancanza d’igiene, evitare il consumo di ghiaccio e acqua corrente.