Al Bambino Gesù il primo caso al mondo di plasmaferesi selettiva ha salvato un piccolo paziente con allergia multipla dal continuo rischio di shock anafilattico.
A volte i medici si trovano di fronte ad alcune malattie così complesse che anche ricorrere alla migliore delle cure terapeutiche presenterebbe più controindicazioni e rischi che benefici. È il caso dell’allergia multipla e, nel caso specifico, della condizione di Michele, un paziente di 7 anni allergico a latte, uova, pesce, nocciole e frutta.
L’allergia multipla espone chi ne soffre al continuo pericolo di shock anafilattico, una situazione potenzialmente letale, che impedisce ai pazienti di ogni età di svolgere una vita normale. Michele, per esempio, non poteva andare a scuola, giocare con i suoi amici e mangiare tranquillamente, e non solo: nel suo sangue il livello di Immunoglobuline E (IgE), responsabili delle allergie, era così elevato che i farmaci comunemente usati contro le allergie avrebbero provocato gravi controindicazioni.
Parliamo al passato perché un intervento avanguardistico gli ha salvato la vita. Al Bambino Gesù di Roma, Michele è stato sottoposto al primo trattamento al mondo di plasmaferesi selettiva, o più semplicemente lavaggio selettivo del sangue.
Il lavaggio del sangue di per sé non è una novità poiché si utilizza per i pazienti con rigetto dopo un trapianto o con una grave malattia autoimmune. L’eccezionalità dell’intervento eseguito al Bambino Gesù di Roma sta nella selezione: il sangue è stato depurato solo dalle IgE lasciando le altre componenti che sarebbero state lavate via con la tradizionale plasmaferesi, tanto che si parla più precisamente di ImmunoadsorbimentoIgE.
Come si svolge la plasmaferesi selettiva o ImmunoadsorbimentoIgE? Uno specifico macchinario medico separa i globuli rossi dal plasma e, attraverso una circolazione extracorporea, seleziona solo le componenti da lavare via, in questo caso le immunoglobuline E.
Dopo la plasmaferesi selettiva, il livello di IgE nel sangue risulta notevolmente diminuito a una condizione tale da permettere al paziente con allergia multipla di poter ricorrere alle cure farmacologiche, al pari delle altre persone con allergia.
L’esito positivo dell’intervento al Bambino Gesù ha avuto un’eco mondiale, tanto che verrà presentato il prossimo ottobre a Seoul, in Corea del Sud, nel corso del XXIV congresso mondiale della World Allergy Organization (WAC 2015).
Il lavaggio selettivo del sangue rappresenta una speranza concreta per quanti, affetti da allergia multipla, vogliono vivere senza la paura costante di incappare in uno shock anafilattico.