La morte di Alice Pyne, la giovane ragazza inglese morta a soli 17 anni a causa del linfoma di Hodgkin, ha fatto il giro del mondo.
Cogliamo spunto dalla triste notizia di cronaca per spiegare cos’è il linfoma di Hodgkin, come si manifesta e quali sono le cure per combatterlo.
Il linfoma di Hodgkin, dal nome del suo scopritore Thomas Hodgkin, è un tumore del sistema linfatico facente parte del sistema immunitario che, essendo presente in tutto il corpo, può svilupparsi potenzialmente ovunque.
Cause. Il linfoma di Hodgkin colpisce una persona su 7, in genere di età compresa tra i 15 e i 35 anni, e si differenzia dagli altri tumori del sistema linfatico perché si origina da un’anomalia del linfocita T da cui si crea la cellula anomala Reed-Sternberg. Perché questo accada resta ancora inspiegabile, quel che è certo è che alla malattia si riesce a sopravvivere nell’85% dei casi. E purtroppo la giovane Alice Pyne non è rientrata in questa percentuale.
Sintomi. Il linfoma di Hodgkin si manifesta di solito con i seguenti sintomi:
- gonfiore non doloroso ai linfonodi di ascelle, collo e inguine;
- stanchezza prolungata;
- febbre persistente;
- tosse e problemi respiratori;
- sudorazione notturna;
- prurito
Com’è facile notare, i sintomi elencati possono facilmente fare riferimento ad altri disturbi, per questo è difficile effettuare una diagnosidi linfoma di Hodgkin, anche se ci sono dei fattori di rischio che facilitano l’insorgere della malattia:
- avere contratto l’HIV;
- casi di linfoma di Hodgkin in famiglia;
- indebolimento del sistema immunitario;
- essere in età tra i 15 e i 35 anni
Appurata la presenza dei fattori di rischio, ci si rivolge al medico per gli esami diagnostici:
- emocromo;
- radiografia toracica;
- biopsia
Cure. In base all’esito degli esami, il medico sceglie quale terapia adottare contro il linfoma di Hodgkin. La cura più utilizzata è la chemioterapia, anche se a volte a questa si affianca la radioterapia, tutto dipende dall’esito degli esami diagnostici, dal tipo di linfoma riscontrato, dall’età del paziente e dalla collocazione del tumore.
Il caso di Alice Pyne dimostra che non sempre la tempestività della diagnosi assicura la cura della malattia, ma resta comunque fondamentale rivolgersi a un ematologo o a un oncologo per esaminare i segnali di un disturbo che potrebbe rivelarsi un grave problema, come lo è il linfoma di Hodgkin.
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Una persona su sette? Ma che dice l’articolo??? Si stimano tre- quattro casi ogni 100.000 abitanti
Buongiorno Serena,
grazie per il tuo commento perché in effetti c’è un’imprecisione: il linfoma di Hodgkin colpisce 1 persona ogni 7 affetta da neoplasie linfatiche, circa 3 persone ogni 100.000 abitanti.
Fonte: mypersonaltrainer.it, startoncology.net
Grazie per averci dato l’opportunità di puntualizzare e correggere il dato.
Buona giornata.