Da sempre è considerato una continua fonte di disturbi, nervosismo e lamentela ma da oggi, per molti, sarà anche motivo di piacere: parliamo dello stress e del suo effetto benefico sul cervello.
Un team di ricercatori dell’Università del Texas ha condotto una serie di osservazioni medico-scientifiche su gruppo di volontari di età compresa tra i 50 e gli 89 anni, gli stessi che hanno partecipato al Dallas Lifespan Brain Study (DLBS), uno dei più grandi studi americani su come il passare degli anni influisce sulla cognizione e il funzionamento cerebrale. L’osservazione si è basata su questionari e test di valutazione neuropsicologica volti a evidenziare la memoria, la velocità di riscontro e il benessere del cervello. È emerso che le persone con una vita frenetica, ricca di impegni e attività di piacere, hanno un cervello molto più in forma dei volontari con uno stile di vita più pacato e sedentario.
Lo stress resta un grande nemico per chiunque mal si adatta alle situazioni quotidiane come gli immancabili impegni di lavoro, il cattivo rapporto con i colleghi, una difficile situazione famigliare, ma è un alleato di longevità neuro-cerebrale nelle persone che hanno una routine di stress sano.
L’abitudine a gestire più situazioni differenti, rispettare le scadenze, interagire con varie tipologie di persone permette al cervello di allenarsi e arrivare alla media e tarda età in forma, con i riflessi pronti e la memoria illesa dal tempo. Anzi: la ricercatrice Sarah Festini, post-doc del Center for Vital Longevity dell’ateneo di Dallas e prima autrice dello studio, dichiara che le persone più impegnate sono le stesse che dimostrano migliori capacità cognitive, in modo particolare ricordano facilmente le nozioni apprese di recente. Non solo memoria e riflessi pronti: chi vive un sano stress ha dimostrato un’ampia conoscenza di vocaboli e una maggiore fluidità verbale.
L’esito dello studio americano incoraggia gli impegni che tengono attivo il cervello preservandone la salute anche in tarda età, e in alcun modo smentisce le ripercussioni negative che lo stress ha sul corpo e la mente di chi, a causa dell’eccessivo stress, si ammala. Dello studio americano si è parlato in un articolo dedicato pubblicato su Frontiers in Aging Neuroscience.