Salute
Tra i giovanissimi se ne parla e se ne fa tanto. Parliamo di sesso e dei ragazzini sempre più precoci e disinformati.
In occasione del Congresso nazionale della Società italiana di pediatria – Sip – la Dott.ssa Barbara Suligoi, direttrice del Centro Operativo Aids – COA – dell’Istituto superiore di sanità, ha lanciato l’allarme delle malattie sessualmente trasmissibili dilaganti tra i giovanissimi.
Negli ultimi anni, circa 85mila ragazzi tra i 15 e i 24 anni hanno contratto una delle malattie sessualmente trasmissibili – MTS -. Si torna a parlare di sifilide I e II, una MST che sembrava debellata da tempo tanto da essere considerata inesistente. E invece i fatti testimoniano il contrario.
La Dott.ssa Suligoi sottolinea la precocità dei ragazzi nei rapporti sessuali, e soprattutto evidenzia la totale ignoranza in fatto di sicurezza per la salute. I giovanissimi non parlano di sesso né in famiglia né con il medico, si scambiano informazioni tra di loro e, quasi sempre, sono purtroppo totalmente errate.
Sottovalutare le malattie sessualmente trasmesse ne rende difficile – se non impossibile – la cura, ed espone i ragazzi ad altri gravi patologie. Cancro, sterilità, parto prematuro sono solo alcune delle degenerazioni possibili di una malattia sessualmente trasmessa.
È frustrante pensare che questa allarmante situazione si sia creata nonostante la diffusione di messaggi di prevenzione e dell’educazione sessuale che, bisogna dirlo, a volte fatica ad affermarsi. La Società Italiana di Pediatria, però, non si perde d’animo e propone una campagna informativa sull’uso del preservativo non solo per evitare gravidanze indesiderate ma anche per proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili.
