Siamo tutti attenti alla salute, la nostra e quella delle persone a noi più care, e raramente capita di soffermarsi sul quanto migliori condizioni di salute pubblica possano positivamente influenzare la nostra vita di ogni giorno.
Pensiamo alle città, per esempio. Si stima che entro la metà del XXI secolo il 70% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane e solo in 30% in aree rurali. Vivere in città significa svolgere lavori sempre più sedentari, ridurre l’attività fisica, aumentare l’interconnessione tra persone e strumenti soprattutto digitali, modificare l’alimentazione. Tutti fattori, questi, che determinano profondi cambiamenti nella vita del singolo e della collettività.
Se ne è parlato ieri, martedì 12 luglio 2016, al primo Health city forum organizzato a Roma e durante il quale è stato presentato il Manifesto “La salute nelle città” scritto a HealthCity Think Tank, un gruppo di esperti avente l’obiettivo di studiare i determinanti della salute nelle città attraverso l’analisi del contesto economico-sanitario, sociologico, clinico-epidemiologico e politico-sanitario.
Il team di esperti della salute collettiva ha individuato nelle città il presupposto per due delle più temute e diffuse malattie del benessere: diabete e obesità. Entrambe le patologie sono in costante aumento, e il maggior numero di pazienti per entrambe le malattie vive in città.
Le aree urbane e metropolitane presentano fattori che inducono a uno stile di vita tendenzialmente più esposto a rischi per la salute comune, ma al tempo stesso offrono opportunità per creare tra servizi, istituzioni e cittadinanza sinergie tali da incidere sul benessere e la salute di tutta la comunità.
Questo presupposto ha ispirato gli esperti dell’HealthCity Think Tank per la scrittura del Manifesto della salute in città:
- Ogni cittadino ha diritto a una vita sana e integrata nel proprio contesto urbano. Bisogna rendere la salute dei cittadini il fulcro di tutte le politiche urbane.
- Assicurare un alto livello di alfabetizzazione e di accessibilità all’informazione sanitaria per tutti i cittadini, aumentando il grado di autoconsapevolezza.
- Inserire l’educazione sanitaria in tutti i programmi scolastici, con particolare riferimento ai rischi per la salute nel contesto urbano.
- Incoraggiare stili di vita sani nei luoghi di lavoro, nelle grandi comunità e nelle famiglie.
- Promuovere una cultura alimentare appropriata attraverso programmi dietetici mirati, prevenendo l’obesità.
- Ampliare e migliorare l’accesso alle pratiche sportive e motorie per tutti i cittadini, favorendo lo sviluppo psicofisico dei giovani e l’invecchiamento attivo.
- Sviluppare politiche locali di trasporto urbano orientate alla sostenibilità ambientale e alla creazione di una vita salutare.
- Creare iniziative locali per promuovere l’adesione dei cittadini ai programmi di prevenzione primaria, con particolare riferimento alle malattie croniche, trasmissibili e non trasmissibili.
- Considerare la salute delle fasce più deboli e a rischio quale priorità per l’inclusione sociale nel contesto urbano.
- Studiare e monitorare a livello urbano i determinanti della salute dei cittadini, attraverso una forte alleanza tra Comuni, Università, Aziende sanitarie, Centri di ricerca, industria e professionisti.
Che si viva in campagna o in città, la prevenzione comincia da bambini. Il programma scolastico dovrebbe prevedere un’educazione sanitaria che insegni come riconoscere e proteggersi dall’inquinamento atmosferico, acustico e luminoso, come evitare il contatto con l’acqua inquinata, come soccorrere qualcuno.
Il Manifesto della salute in città stilato da HealthCity Think Tank mira a diffondere pratiche virtuose e di buon senso per il benessere e la salute dell’intera comunità.