Ieri, 1 luglio 2013, sarebbe dovuta cominciare la sperimentazione del metodo stamina secondo il protocollo della Stamina foundation guidata da Davide Vannoni. La sperimentazione, però, è stata rinviata a settembre e questa decisione ha provocato non poche perplessità nel padre del metodo stamina a cui non piace né il comportamento del Ministro della salute Beatrice Lorenzin, né tantomeno l’idea delle persone che attendono impazienti di essere sottoposte alla cura.
Alla notizia del rinvio della sperimentazione, Vannoni si è rifiutato di consegnare i documenti relativi al metodo Stamina e si è detto sorpreso da alcune decisioni del Ministero della salute. Come per esempio la scelta di includere nella sperimentazione i malati di Sma 1: Davide Vannoni aveva chiesto che i pazienti affetti da Sma 1 non fossero inclusi nella sperimentazione perché la malattia è tanto complessa da non poter avere riscontri tangibili in 16 mesi.
Le perplessità di Vannoni e della Stamina foundation non compromettono, comunque, la volontà di collaborare con il Ministero della salute per avviare la sperimentazione. Il problema adesso è assicurare un’adeguata assistenza alle persone che lottano contro le malattie e la cui speranza è sempre più legata all’uso delle cellule staminali.
Il nostro augurio è che si trovi presto un accordo tra le parti e che la sperimentazione abbia presto inizio.