L’inquinamento atmosferico è il principale responsabile dell’aumento di malattie respiratorie tra gli adulti e di asma infantile tra i più piccoli. Che si viva in città, in periferia o in campagna, ognuno di noi ha una percezione approssimativa della qualità dell’aria respirata, ma sappiamo dire con certezza se nei nostri polmoni entra aria buona o cattiva? No, senza adeguati strumenti di monitoraggio.
Uno di questi è MonIQA, il sito web che è possibile consultare anche attraverso un’app scaricabile su Google play, e che mostra in modo chiaro e facilmente comprensibile i dati forniti ogni giorno dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA).
L’ARPA ha stazioni di controllo dislocate in tutta Italia, e traduce i complessi dati rilevati in un indice di giudizio che si articola in cinque gradi di salubrità – buona, discreta, mediocre, scadente e pessima – e a ogni valutazione si associa un colore.
Come funziona MonIQA? Chi vuole conoscere la qualità dell’aria che respira può scaricare l’app o consultare il sito MonIQA, scegliere in homepage la regione d’interesse e cliccare una zona sulla mappa. Fatto ciò, a sinistra è visibile l’elenco degli inquinanti che è possibile selezionare, tutti o a scelta, e la legenda che mostra il significato del colore associato alla zona geografica.
La consultazione del servizio è rapida e intuitiva, e conoscere i dettagli dell’aria che respiriamo ogni giorno può essere utile per valutare cambiamenti tali da prevenire le malattie respiratorie e altri disturbi derivanti dalla scarsa qualità dell’aria.