Un po’ di tempo fa ci siamo occupati della medicina narrativa, un modo di approcciarsi alla malattia e alla persona malata nato negli Stati Uniti da un’intuizione di Rita Charon, il medico internista ritenuta fondatrice della Narrative Based Medicine (NBM). Il cuore di questo approccio è la narrazione che il paziente fa della propria condizione di malato.
Il racconto di un paziente è accolto dai medici come mezzo grazie al quale comprendere la convivenza con la malattia e l’andamento della terapia in relazione sia al medico di riferimento che alle reazioni fisiche e psicologiche vissute dalla persona.
La digital health ha permesso una maggiore diffusione della medicina narrativa perché ha dato al racconto strumenti e canali di trasmissione più veloci e diretti, come quelli a disposizione di un nutrizionista e del suo paziente.
Dopo la visita medica fatta di persona, il medico nutrizionista può monitorare il proprio paziente da remoto per seguirlo durante i momenti più delicati del percorso di cura, come l’inizio. Questo è possibile grazie alle soluzioni digitali come il diario alimentare digitale e un software di gestione pazienti.
Il diario alimentare digitale
Il diario alimentare è uno strumento basilare per educare i pazientia una nuova alimentazione. A ogni visita, il medico legge insieme al paziente il resoconto dettagliato su porzioni, calorie ed emozioni riscontrate prima e dopo aver consumato un pasto.
A differenza del classico diario cartaceo, il diario alimentare digitale permette al medico di seguire l’alimentazione dell’assistito a partire dalla fine della compilazione senza aspettare la visita successiva. Si tratta di un vantaggio per entrambi:
- Il paziente è tranquillo perché sa di essere controllato giorno per giorno.
- Il nutrizionista può intervenire per correggere subito alcuni comportamenti sbagliati e cogliere aspetti del racconto che esulano dal resoconto nutrizionale.
È il caso, per esempio, dei pazienti con obesità o diabete di tipo 1, due malattie croniche che necessitano di controllo costante e prolungato per una terapia, altrettanto lunga, che inevitabilmente coinvolge la sfera più privata del paziente: affetti, amici, stati d’animo varianti in base al successo o meno della dieta. Sono informazioni importanti quanto quelle strettamente nutrizionali perché, per esempio, se da un regime alimentare efficace deriva un abbassamento del tono umorale e un peggioramento delle relazioni interpersonali, il medico può intervenire per evitare l’abbandono della terapia.
Questo aspetto ci porta a comprendere l’utilità di un software di gestione pazienti.
Comunicazione personalizzata per ogni paziente
Per lo svolgimento del proprio lavoro, oggi il medico nutrizionista può contare su strumenti capaci di comunicare e interagire con i pazienti in modo massivo ma al tempo stesso personalizzato e costruito su misura delle singole esigenze grazie a:
- Agenda condivisa con gli assistenti di studio.
- Alert al paziente in prossimità della visita di controllo.
- Invio di e-mail a gruppi pazienti distinti con proposte mirate alle esigenze di ogni gruppo.
- Raccolta di indirizzo mail, nominativi e numero di telefono dagli utenti che, trovando il medico sul web, intercettano un professionista adatto a rispondere ai loro bisogni e lasciano i propri dati di contatto.
Queste sono solo una parte delle opportunità offerte da un software di gestione di pazienti, uno strumento che diventa un alleato del lavoro e del percorso di guarigione del paziente.
Si si lo voglio anche se tardi