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Ora legale: quell’ora in più che manda in tilt

Ora legale
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Ci siamo: sabato 28 marzo regoleremo gli orologi sull’ora legale, in pratica porteremo le lancette in avanti. Il bello è che la giornata avrà un’ora in più di sole e attività, il rovescio della medaglia è che ci priveremo di 60 minuti di sonno.
Sembra roba da poco, eppure basta una sola ora a creare importanti disturbi di salute al corpo e alla mente.

 

Ora legale e stanchezza

Il primo disagio che arriva con l’ora solare è la stanchezza, quella sensazione di pesantezza agli arti e alle palpebre tanto forte da volersene stare a letto piuttosto che svolgere le normali attività quotidiane. Complice anche la primavera, la sonnolenza dovuta al cambio di ora può diventare un problema che è bene imparare a contrastare.

 

Avere sonno durante la giornata significa perdere la concentrazione, essere poco reattivi e dunque più esposti al rischio di incidenti. Il lunedì nero delle strade è una tragica costante del passaggio dall’ora solare a quella legale, e si protrae per tutta la settimana con un aumento degli incidenti stimato intorno al 17%. Il pericolo coinvolge anche i pedoni che rischiano di essere investiti mentre attraversano la strada in uno stato sonnolente. Ci sono poi gli insonni, le persone che di norma convivono con i disturbi del sonno e che con il ritorno all’ora legale subiscono un’ulteriore alterazione del ritmo circadiano. Nature Neuroscienze ne parla in modo approfondito.

 

La soluzione. I medici consigliano di prepararsi con una settimana o pochi giorni di anticipo contro la stanchezza da ora legale. Andare a letto prima del solito o alla stessa ora, cenare mezz’ora prima, rilassarsi con una tisana o una lettura distensiva: sono tutte precauzioni per risentire poco o nulla del cambio d’ora.

 

Jet lag senza viaggiare

Il jet lag è lo scompenso del ritmo sonno-veglia che si sperimenta quando si viaggia attraverso uno o più fusi orari. Rappresenta una situazione di “scombussolamento” per il corpo che, all’improvviso, deve rispondere ai bisogni fisiologici a orari diversi dal solito e senza mai essere partito.
Il consiglio. Alla raccomandazione di dormire il solito numero di ore e anticipare un po’ il riposto, si aggiunge quella di evitare cibi grassi e bevande eccitanti come caffè, tè, cioccolata, spezie.

 

Disturbi cardiovascolari e depressione

L’arrivo dell’ora legale alimenta ogni anno il dibattito sull’incidenza che questo evento ha sul numero di infarti e le difficoltà percepite e vissute da chi soffre di obesità e depressione.

 

Rispetto ai disturbi cardiovascolari, sul New England Journal of Medicine è stato pubblicato un articolo a sostegno della tesi che riscontra un aumento significativo degli episodi di infarto nell’arco delle tre settimane successive al cambio di ora.
Le persone che soffrono di depressione possono avvertire in modo più acuto i sintomi della malattia perché ad ogni spostamento di ora è associato un aumento del 5% del livello ematico di cortisolo, l’ormone dello stress che ha ripercussioni importanti in soggetti depressi.

 

Ora legale sì o no?

L’ora legale ha un impatto forte sulla salute psico-fisica della maggior parte della popolazione mondiale, tanto che numerose persone si sono coalizzate per affermare la necessità di cancellare il passaggio di un’ora in avanti. C’è qualcuno che trae beneficio dall’ora legale? I meteoropatici che staranno senz’altro meglio con un’ora in più di luce, e in fondo conviene alle tasche degli italiani: lo scorso abbiamo risparmiato di 549,7 milioni di kilowattora per un totale di 91 milioni di euro.

 

Fonti e approfondimenti: link presenti all’interno del post.


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