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Pancia gonfia addio con la dieta personalizzata

Pancia gonfia
Pancia gonfia - Fotolia






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Il professore Enrico Stefano Corazziari presenta all’Expo il workshop ‘La migliore educazione alimentare’, i principi della dieta personalizzata per dire addio alla pancia gonfia.

 

In Italia circa 12 milioni di persone hanno la pancia gonfia, un disturbo a cui si fa caso soprattutto in vista della prova costume ma di cui, in realtà, si soffre tutto l’anno. La causa è da ricercare nel cibo, per questo un team di ricercatori dell’Università la Sapienza di Roma ha studiato minuziosamente la reazione di 75 individui, donne e uomini, a determinati alimenti e come questi agiscono sulla flora intestinale. È un’analisi per certi aspetti innovativa perché, per la prima volta, una dieta è stata studiata con i parametri scientifici usati per lo studio dei medicinali.

 

Pancia meno gonfia con un mese di dieta

I risultati della ricerca sono presentati oggi, martedì 9 giugno 2015, nel workshop La migliore educazione alimentare tenuto per EXPO 2015 dal professore Enrico Stefano Corazziari che spiega:

 

Abbiamo sottoposto a questa dieta più di un centinaio di persone. Lo studio ne ha prese in considerazione 75 di entrambi i generi, e seguite per oltre 2 anni, un periodo medio eccezionalmente lungo per questo tipo di lavori. Abbiamo coinvolto pazienti con intestino irritabile, ma la dieta è consigliabile per tutti coloro che hanno problemi di pancia gonfia.

 

La ricerca si è svolta nell’arco di due anni, un tempo molto lungo rispetto alla media prevista per questo genere di studi ma giustificato dai risultati emersi: 40% in meno di giorni di pancia gonfia dopo un mese di dieta, valore che cresce nel follow up, soprattutto nella percezione del paziente. Una diminuzione del gonfiore che raggiunge il 66% dopo 16 mesi. Inoltre, il dolore addominale si riduce del 40% già dopo un mese e la sua percezione è più che dimezzata anche dopo 16 mesi.
Il team di lavoro ha individuato gli alimenti Fodmap, cioè che alcune persone faticano ad assorbire e che, insieme all’acqua, fermentano fino a causare tensione addominale e pancia gonfia.

 

Dieta personalizzata e cibi contro la pancia gonfia

Dall’ambito oncologico a quello ortopedico, la ricerca medico-scientifica si sta concentrando sul modo più efficacie per definire una terapia personalizzata che, cioè, agisca su parametri e peculiarità del singolo paziente. Allo stesso modo, una dieta personalizzata può aiutare la persona a contrastare il colon irritabile, la pancia gonfia e la fastidiosa sensazione di gonfiore tipico di chi non riesce a digerire determinati alimenti. Ciò è la riprova di quanto sia pericolosa una dieta fai da te. È necessario rivolgersi a un medico nutrizionista per seguire un regime alimentare creato su misura. Possiamo comunque dare alcune indicazioni generiche su come scegliere i cibi e quali limitare o evitare.

 

Come scegliere i cibi:
1) Scegliere tra i cereali, il farro e i prodotti senza glutine;
2) Preferire i formaggi duri e stagionati, e il latte delattosato, di soia o di riso;
3) Mettere nel piatto sempre la frutta e in particolare la banana, il mirtillo, il pompelmo, il kiwi, il mandarino, il limone, l’arancia, l’uva, il lampone, la fragola;
4) Spazio alla verdura in particolare il sedano, i peperoni, le melanzane, la lattuga, i fagiolini e la zucca;
5) Mangiare il pomodoro ricco di licopene;
6) Come dolcificanti preferire saccarosio, glucosio, sciroppo d’acero e dolcificanti che non terminano in “olo”.

 

Cibi da limitare o evitare:
1) Frumento e segale (pane, pasta, couscous, crackers, biscotti);
2) Mele, pere, albicocche, ciliegie, pesche, mango, anguria, cachi, susine, prugna;
3) Miele, fruttosio e sciroppo di mais, sorbitolo, mannitolo, xilitolo;
4) Latte e formaggi morbidi e freschi (come la ricotta);
5) Carciofi, asparagi, barbabietole, cavoletti di Bruxelles, broccoli, cavolo, cavolfiore, finocchio, aglio, scalogno, funghi, piselli;
6) Ceci, lenticchie, fagioli, fave.
Per domande, informazioni e approfondimenti, i nostri medici vi aspettano nel Forum di Scienza dell’alimentazione.

 

Fonte e approfondimenti: La Stampa.


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