Ogni anno in Italia 250.000 persone si ammalano di Parkinson e in un caso su 4 anno meno di 50 anni. Le ricerche mediche concordano col dire che i numeri della malattia sono destinati a crescere, considerazione che rende il Morbo di Parkinson una patologia sempre più diffusa anziché rara come, invece, viene ancora definita.
Se a oggi non è possibile ostacolare il Parkinson agendo sulle cause perché sono ancora conosciute, è necessario applicare strategie efficaci per permette sia di prevenire la malattia nei soggetti sani sia di garantire alle persone malate strumenti capaci di migliorare la qualità della vita. Uno di questi è il movimento.
Ecco perché lo slogan della Giornata del Parkinson 2015 che ricorrerà il 28 novembre è Pro Muovi Amo la ricerca.
L’attività fisica previene la malattia e migliora la vita di chi convive con il Parkinson<
Che fare movimento dia benefici a corpo e mente è risaputo, quel che si sa meno è l’effetto positivo di specifiche attività fisiche sulla salute del sistema nervoso. Il Tai chi e il ballo, per esempio, sono attività promosse contro il Parkinson perché richiedono l’attenzione della mente e il coinvolgimento del corpo fino a creare un movimento equilibrato e armonioso, oltre che maggiori possibilità di socializzare e, di conseguenza, un netto miglioramento dell’umore.
Gli sport consigliati per prevenire il Parkinson sono la camminata nordica con bastoni, il training su tapis roulant o la deambulazione con sostegno antigravitario ascellare o pelvico, importanti perché riducono e prevengono l’inabilità fisica.
Come si può fare movimento se uno degli effetti del Parkinson sono le cadute? Il sintomo più evidente della malattia neurodegenerativa è il tremore incontrollato delle mani, ma a questo si accompagna una serie di disturbi correlati, il più preoccupante dei quali è la FOF – Fear of Falling – la paura di cadere. Le persone che hanno il Parkinson possono cadere più volte durante il giorno perché hanno perso il controllo degli arti, l’autonomia di movimento, la percezione degli spazi.
Per arginare i rischi di caduta e permettere un’attività fisica il più possibile agevole si adoperano alcuni dispositivi medici che guidano i movimenti dei parkinsoniani. Uno di questi è “gondola”, un apparecchio a pile da utilizzare come una specie di calzare elettronico: si è osservato che una seduta di terapia ha prodotto un miglioramento medio del 15% nella lunghezza del passo, del 30% nella propulsione e del 15% nella velocità del cammino.
Si può anche ricorrere al casco transcranico, l’invenzione tutta italiana che aiuta a contrastare il progredire del Parkinson.
Le innovazioni tecnologiche al servizio delle malattie neurodegenerative sono tante, molte ancora in fase sperimentare, ma tutte sono efficaci solo se unite a un’adeguata terapia farmacologica da seguire con la supervisione medica.
La sfida della medicina è continuare a studiare il Morbo di Parkinson per conoscerne le cause e annientarle prima che possano generare la malattia. Per questo è necessario sostenere la ricerca, e la Giornata nazionale contro il Parkinson del 28 novembre 2015 è un’ottima occasione per contribuire alla causa.
Informazioni sulle iniziative al sito www.giornataparkinson.it