Home Comitato medico scientifico

Più informazione
più salute

SUGGERIMENTI Ricerca Nascondi suggerimenti
  • HOME
  • Blog
  • Parto in acqua: pro e contro

Indietro

Parto in acqua: pro e contro

Parto in acqua
Parto in acqua






vota


È un nuovo modo di partorire che si sta diffondendo grazie all’effetto rilassante e meno traumatico per il bambino: è il parto in acqua, una modalità che le donne scelgono sempre più spesso, magari dopo aver svolto in acqua anche le attività del corso preparto.
 
Definito anche parto dolce, generalmente il parto in acqua porta benefici sia al bambino sia alla mamma. Il bambino, infatti, passa in questo modo dal liquido amniotico del grembo materno, dove è cresciuto protetto per nove mesi, a un altro ambiente acquatico, senza i traumi e lo stress che subirebbe a causa di suoni, luci e sbalzi termici.
 
Ma anche la mamma può trarre benefici da questo tipo di parto: l’acqua tende a rilassare la muscolatura permettendo alla donna di assumere la posizione più comoda e attenuando la percezione del dolore. L’acqua, inoltre, rilassa i muscoli perineali diminuendo le probabilità di ricorrere a un intervento di episiotomia.
 
Come funziona esattamente il parto in acqua? Le strutture ospedaliere che scelgono di attrezzarsi per il parto in acqua dispongono di una vasca profonda circa 70-80 centimetri della dimensione adatta ad accogliere la gestante, permettendole di muoversi comodamente. L’acqua della vasca, l’elemento più importante, viene costantemente filtrata e riscaldata a una temperatura che non superi i 37 gradi, creando in questo modo un ambiente ottimale, pulito e caldo.
 
La futura mamma entrerà nella vasca sola una volta raggiunta la dilatazione di 3 o 4 centimetri e non prima, poiché l’acqua calda potrebbe favorire un effetto “calmante” bloccando la dilatazione e prolungando il travaglio.
 
Pur avendo diversi vantaggi, il parto in acqua può presentare anche svantaggi e controindicazioni, per questo motivo prima di optare per questa modalità è comunque necessario confrontarsi con medico e ginecologo al fine di valutare l’opzione migliore per la gestante e per il bambino. Non possono scegliere il parto in acqua le donne che soffrono di ipertensione, gestosi o patologie di altro genere, né le donne in attesa di gemelli o bambini podalici, o gestanti che desiderano l’epidurale poiché, in stato di analgesia, è vietato l’ingresso in acqua.
 
Per avere informazioni sui corsi preparto e sui corsi preparto in acqua puoi consultare Ok Corso Preparto.


Nessun commento inviato


Lascia un commento

Comment form Prima di commentare leggi le Avvertenze di rischio e delle Condizioni d'uso del sito, è necessario prenderne visione

 Con l'inserimento dei miei dati dichiaro di aver preso visione delle Avvertenze di Rischio  e del Trattamento dei dati.
*



Tutti i campi (*) sono richiesti




lascia la tua e-mail per ricevere aggiornamenti e notizie



Desidero ricevere comunicazioni promozionali e newsletter da parte di ABCsalute s.r.l. come specificato all' art.3b


   Iscriviti alla Newsletter   
Grazie per esserti registrato alla newsletter di ABCsalute.it

ABCsalute S.r.l. ora axélero S.p.A. Copyright 2009 - 2024 ©Tutti i diritti riservati - C.F./Partita IVA IT 07731860966
Sede Legale: via Cartesio, 2 20124 Milano - Cap. Soc. € 68.000,00 i.v - R.E.A. Milano n. 1978319 - N.Telefono +39 02 83623320 - info@axelero.it

Aggiornato al 20/12/2024 - Il sito si finanzia con gli abbonamenti dei medici inserzionisti e non riceve finanziamenti dalla pubblicità o dalla visualizzazione di contenuti commerciali.
Il contenuto editoriale del sito non è influenzato dalle fonti di finanziamento.