Articolo aggiornato il 10 luglio 2017.
Ectropion del collo dell’utero o ectopia cervicale sono i nomi scientifici di quella che è comunemente nota come piaghetta all’utero.
Cos’è la piaghetta? Anche se il nome incute un po’ di paura, in realtà non c’è nulla da temere: la piaghetta all’utero è un’anomalia ginecologica asintomatica e non pericolosa e che spesso si scopre per caso durante una normale visita ginecologica. Si parla di piaghetta all’utero quando il tessuto interno del collo dell’utero è riversato all’esterno e il ginecologo la riconosce perché vede una piccola macchia rossa.
Qual è la causa dell’ectropion? La piaghetta può essere congenita, dunque presente sin dalla nascita ma essere scoperta solo durante il primo controllo ginecologico, oppure può formarsi in seguito alla fase espulsiva del feto in una gravidanza, e altre volte è dovuta a uno squilibrio ormonale.
Quali sono i sintomi della piaga all’utero? Qualunque sia la causa della piaghetta, quest’anomalia è del tutto asintomatica, tranne nei casi in cui si formi un’infezione vaginale o persistano episodi di spotting durante i rapporti sessuali. La presenza dell’ectopia cervicale, infatti, espone all’acidità dell’ambiente vaginale un tessuto che normalmente è interno, per questo aumentano le possibilità che si sviluppino infezioni vaginali o altri episodi anomali, tutti da riferire al proprio medico.
Ci sono cure efficaci? In molti casi non serve alcuna cura per la piaghetta perché va via da sé, altre volte basta una terapia a base di ovuli per farla sparire. In situazioni più gravi o complicate si ricorre alla cosiddetta bruciatura, tecnicamente diatermocoagulazione, che elimina la piaghetta e con lei i pericoli di infezioni batteriche.
Ogni caso è diverso dall’altro, per questo è importante fare le periodiche visite di controllo ginecologico e, in presenza di una piaghetta all’utero, il ginecologo valuterà la cura da adottare.