Il caso dell’Ilva e l’acceso dibattito legato all’inquinamento ambientale e all’esposizione alle polveri sottili, ci offre lo spunto per parlare dei rischi per la salute legati alla presenza eccessiva di piombo nelle urine e, in genere, nell’organismo.
Il piombo è un metallo molto prezioso e largamente utilizzato dall’industria per la realizzazione di svariati prodotti, ma è estremamente pericoloso per gli esseri umani. Il caso dell’Ilva di Taranto ha fatto scalpore e ha destato preoccupazione, anche perché il piombo nelle urine è stato trovato a un tasso pari al 10,8 microgrammi/litro, molto più dei 0,5 / 3,5 microgrammi per litro ritenuti non dannosi.
Piombo e danni alla salute. L’uomo assorbe il piombo attraverso cibo, acqua, e aria contaminati, ed essendo inutile e dannoso provoca gravi problemi di salute. La presenza di valori eccessivi di piombo nel corpo umano provoca anemia, ipertensione, cancri, danni cerebrali ma anche danni ai reni e al sistema nervoso. Ovviamente la situazione peggiora nel caso di gravidanza: il piombo viene assorbito dal feto provocando lesioni importanti e ripercussioni nello sviluppo. Un esempio? Durante l’infanzia si potrebbe notare un’accentuata vivacità, in età adolescenziale si possono riscontrare ritardi nello sviluppo puberale – soprattutto femminile – e propensione all’aggressività.
Rimedi alla sovraesposizione da piombo. Rispetto al passato, si è ridotta l’emissione di piombo, grazie a numerose iniziative legate alla salvaguardia sia dell’ambiente che della salute; c’è ancora molto da fare, invece, per far rispettare alle industrie l’emissione di piombo e altre polveri sottili entro i limiti consenti. L’attuale caso dell’Ilva di Taranto e il riscontro dell’alto tasso di piombo nelle urine è un chiaro esempio di cattiva condotta.
___________________
Consigliato da ABCsalute