In 155 paesi del mondo la poliomielite continua a essere una malattia da temere, e a oggi la sola cura è la prevenzione con il vaccino. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato l’obiettivo di debellare la poliomielite entro il 2017, e per farlo sarà necessario somministrare, soprattutto ai bambini, un nuovo vaccino contro la malattia.
La poliomielite colpisce il sistema nervoso centrale, in particolare i neuroni motori del midollo spinale, provocando la paralisi degli arti inferiori – gambe flaccide – o dei muscoli innervati dai nervi craniali fino a proibire l’attività del respiro, della digestione e la capacità di parlare.
La poliomielite è causata da tre ceppi di polio-virus 1, 2 e 3, e mentre finora i vaccini prodotti miravano a colpirli tutti, il nuovo vaccino avrà come bersaglio i ceppi polio-virus 1 e 3: il 2 è stato eliminato.
Il nuovo vaccino contro la poliomielite sarà somministrato in gocce orali, sia per essere ben tollerato dai bambini e da chi ha paura degli aghi, sia per consentire a tutti di poter dare il farmaco anche con una limitata formazione sanitaria.
L’attenzione all’obiettivo fissato dall’OMS si acuisce nei giorni che precedono la settimana mondiale dell’immunizzazione, promossa dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità dal 24 al 30 aprile, per sottolineare quanto la vaccinazione sia indispensabile per sconfiggere malattie altrimenti incurabili. Un proposito reso difficile da vari ostacoli, come la difficoltà per molte persone nel mondo di accedere alle cure necessarie e l’errata convinzione, da parte di un numero crescente di cittadini, che vede nei vaccini la causa di malattie gravi, prima tra tutte l’autismo.