Il Pronto soccorso è l’unità operativa dell’Ospedale in cui ha accesso chiunque abbia bisogno di interventi veloci o di osservazioni mediche preliminari per definire il disturbo prima di essere eventualmente indirizzati verso i reparti specialistici.
È un’area dell’Ospedale accessibile a tutti 24ore su 24 e ogni giorno dell’anno. Questa caratteristica assicura un servizio indispensabile per gli assistiti ma, al tempo stesso, rappresenta una fonte di situazioni pericolose che intralciano la normale gestione dei pazienti. Ecco che si rende necessario un approfondimento per definire quali dovrebbero essere le condizioni di sicurezza sia per gli ambienti dove sostano i pazienti, sia per chiarire ai pazienti stessi il significato del codice colore e, dunque, la sicurezza della cura.
Sicurezza al Pronto soccorso
Un tempo sinonimo di sicurezza, oggi gli Ospedali e i Pronto soccorso sono spesso i protagonisti di spiacevoli vicende. Risale a ieri l’ultimo scandalo sanitario evidenziato da Striscia la Notizia e relativo al bagno del Pronto soccorso del Santissima Trinità di Cagliari usato abitualmente dai tossicodipendenti per drogarsi e lasciare in giro aghi infetti. È un evidente problema di sicurezza che, al di là del singolo caso, denota la necessità per le strutture sanitarie di dotarsi di adeguati sistemi di controllo.
Valutazione dei rischi. Prima di capire come, è necessario sapere da cosa proteggersi attraverso la valutazione dei rischi e chiedersi: quante sono le aree di libero accesso, in quale contesto sorge il Pronto soccorso, quali sono le vie pedonali, quelle carrabili e i parcheggi che servono il P.S., dove si trovano e come si strutturano le aree che formano il P.S: triage, camera calda, sala d’attesa, aree di cura. A questa analisi strutturale, si affianca quella generale relativa a: affluenza giornaliera, tipologia di pazienti, tasso di criminalità in cui sorge l’Ospedale e il suo Pronto soccorso.
Quest’ultimo è un elemento importante ancor più perché la maggior pare delle situazioni pericolose sono causate da pazienti instabili sia per patologie psichiche che per assunzione di alcol e sostanze stupefacenti. Inoltre, i lunghi tempi di attesa e poca chiarezza della diagnosi generano uno stress che sfocia in comportamenti aggressivi verso il personale medico.
Misure di sicurezza. Per arginare le occasioni di sfogo violento, bisognerebbe dotare gli ambienti del Pronto soccorso di arredi adeguati (vetri antisfondamento, sedie non movibile), di sorveglianza video, guardie giurate, pulsanti di allarme, controllo degli accessi, supervisione degli impianti, segnalazione e di comunicazione tra i vari ambienti, apparati di illuminazione idonei e sufficienti sia all’interno della struttura che all’aperto. L’applicazione e l’osservanza di misure di sicurezza è necessario per consentire al personale medico e infermieristico di svolgere senza tensioni il proprio lavoro al servizio dei cittadini, a partire dal triage.
Triage e codice colore
Triage è una parola francese che significa smistamento e che in ambito sanitario definisce l’ordine di accesso ai servizi del Pronto soccorso: i pazienti vengono visitati in base alla gravità e non per ordine di arrivo. Il triage serve ad assicurare immediata assistenza al malato che giunge in emergenza, smistare le persone in base alla gravità, informare gli accompagnatori sullo stato di salute del paziente ed evitare tempi di attesa troppo lunghi che porrebbero gli assistiti in uno stato di insofferenza e stress.
Per fare tutto questo si ricorre al codice colore.
Codice colore in Pronto soccorso. Nella fase di smistamento del triage sono usati quattro colori a cui è attribuito un significato universalmente riconosciuto: bianco, verde, giallo e rosso.
Codice bianco: nessuna urgenza. Il paziente interrogato dall’infermiere non presenta situazioni da affrontare in pronto soccorso e viene indirizzato al proprio medico.
Codice verde: poca urgenza. L’assistito ha delle lesioni da curare ma non urgenti.
Codice giallo: urgenza. Il paziente presenta una compromissione parziale delle funzioni dell’apparato circolatorio o respiratorio, non c’è un apparente pericolo di vita immediato.
Codice rosso: emergenza. La persona assistita è in pericolo di vita.
Ai codici colore base, si affiancano altri due codici: arancione che indica una contaminazione, e nero che denota il decesso del paziente.
I dettagli relativi alla sicurezza del Pronto soccorso sono approfonditi nel documento divulgato dall’Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza sul lavoro.