La cronaca recente e le prime temperature miti portano all’attenzione di tutti noi un tema largamente affrontato anche su ABCsalute.it: la protezione solare per prevenire il melanoma e altri tumori della pelle.
Per proteggere la pelle dai raggi dannosi del sole, è bene non aspettare i mesi estivi e le giornate sulla spiaggia, ma cominciare subito: in città c’è bisogno di protezione solare così come al mare. In questi mesi primaverili, ciascuno di noi dovrebbe scegliere e cominciare a stendere sulla pelle una crema solare con SPF – Fattore di Protezione Solare – adatto al proprio fototipo: più basso per chi ha pelle mediterranea, più alto per chi ha una cute bianca e delicata.
Accanto alle creme solari, un altro modo per evitare il rischio di tumori cutanei è non fare le lampade solari. Da maggio 2011, in Italia l’uso delle lampade e delle docce solari è vietato per legge ai minori di 18 anni. Inoltre, nel 2009 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ha classificato questi dispositivi come cancerogeni per l’uomo, e l’Organizzazione mondiale della Sanità ne ha sconsigliato l’uso alla popolazione in generale.
D’altra parte, 20 minuti di lampada in solarium equivalgono a 300 minuti di esposizione al sole, ad agosto, nell’ora di maggior intensità dei raggi solari. Ecco spiegato perché i raggi ultravioletti delle lampade sono vietate anche alle donne in gravidanza, alle persone con hanno o hanno avuto tumori specie cutanei e a chi ha una pelle molto bianca e delicata soggetta a scottature ed eritemi. Ignorare questi divieti e raccomandazioni significa esporsi alla concreta possibilità di sviluppare un tumore della pelle, di cui il melanoma è il più conosciuto ma non affatto l’unico.
Eppure, nonostante leggi e divieti, uno studio dell’Istituto Oncologico Romagnolo inserito nel progetto “Save the skin” ha evidenziato che, in Italia, il 7% degli adolescenti che si sottopone a una lampada solare è minorenne ma ha il permesso dei genitori, le ragazze sono più del doppio dei ragazzi e chi ha un fototipo chiaro-chiarissimo supera di gran lunga chi ha una pelle mediterranea-scura.
Se la protezione non basta è indispensabile rivolgersi a un medico specialista in dermatologia che, con una visita ed esami mirati, delinea una diagnosi clinica e una terapia adeguata alla cura del disturbo o della malattia, come macchie solari o tumori della pelle.