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Quanto è importante l’acido folico in gravidanza?

Acido folico in gravidanza
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Per vivere al meglio il magico periodo della gravidanza, è utile che ogni donna segua qualche piccola accortezza. Per salvaguardare la propria salute e quella del bambino, la futura mamma dovrebbe condurre uno stile di vita sano. Sono inoltre consigliati una serie di controlli di routine e di test prenatali non invasivi, come il test del DNA fetale. In caso di bisogno, sono disponibili anche esami di diagnosi prenatale invasivi come l’amniocentesi. Il fattore più importante rimane però la salute della donna: numerosi studi hanno infatti dimostrato che l’alimentazione in gravidanza è determinante per il benessere del nascituro1.

 

Il consiglio più comune è quello di assumere acido folico in gravidanza. Il nome fu creato negli anni ‘40 dallo statunitense Mitchell per indicare delle sostanze usate contro l’anemia e ricavate dalle foglie di spinaci2.

 

L’acido folico fa parte delle vitamine del gruppo B e insieme ai folati è nota come vitamina B91. Mentre i folati sono presenti di base negli alimenti, l’acido folico è la molecola di sintesi. La si può trovare negli integratori vitaminici, oppure in alimenti arricchiti. Folati e acido folico sono entrambi fondamentali per la sintesi delle molecole di DNA, RNA e proteine2.

 

Data la loro importanza, i ginecologi consigliano di iniziare ad assumere acido folico prima del concepimento, là dove possibile. Il deficit da vitamina B9 aumenta il rischio di spina bifida e di altre malformazioni neonatali1. La carenza di acido folico è inoltre collegata a:

  • difetti del tubo neurale, come l’anencefalia e l’encefalocele;
  • difetti congeniti cardiovascolari;
  • malformazioni di labbra e palato;
  • difetti del tratto urinario;
  • riduzione degli arti2.

 

Il Network Italiano Promozione Acido Folico raccomanda di assumere almeno 0,4 mg di acido folico al giorno durante la gravidanza. In caso di rischio preesistente di difetti del tubo neurale o di altre malformazioni, è raccomandato assumerne 0,5 mg.

A causa della loro sensibilità a luce e calore, i folati tendono a perdere in fretta i loro benefici. La cottura e la lunga conservazione li danneggiano, motivo per cui è bene consumare vegetali crudi e freschi. Cibi molto ricchi di acido folico già in natura sono:

  • ortaggi a foglia verde;
  • carciofi;
  • rape;
  • legumi;
  • kiwi;
  • fragole;
  • cereali;
  • lievito di birra1.

 

Nel corso della gestazione, la futura mamma ha bisogno in media di 200-300 kcal in più al giorno. Deve inoltre assumere circa 9 grammi di proteine e una quantità maggiore di vitamine, minerali e altri nutrienti importanti. Tra questi ci sono calcio, ferro, vitamine B1, B2, B12, A e D, omega-3 e naturalmente acido folico. Se l’alimentazione non basta a soddisfare queste esigenze, allora diventa fondamentale ricorrere agli integratori3.

 

Il sistema di sorveglianza europeo delle anomalie congenite EUROCAT (European surveillance of congenital anomalies) riporta 20 malformazioni congenite ogni 1.000 nuovi nati. Una dieta ricca di frutta, verdura e legumi aiuta a ridurre l’incidenza di queste malformazioni, ma spesso da sola non basta. Per questo motivo molti ginecologi consigliano di assumere integratori di acido folico2.

 

Secondo un gran numero di studi, assumere acido folico in gravidanza riduce del 70% il rischio di difetti del tubo neurale2. Queste sostanze sono infatti necessarie per la crescita dell’embrione e del feto, il che provoca un aumento della richiesta da parte del corpo. Sono importanti anche nel corso dell’allattamento, per far fronte alla riduzione dovuta al latte materno4.

 

Nel caso la gravidanza sia programmata, è bene iniziare ad assumere acido folico almeno un mese prima del concepimento. Dopo il concepimento, dovrebbe proseguire per tutto il primo trimestre di gravidanza5. Il ginecologo di fiducia saprà consigliare l’approccio migliore alla questione. Indicherà anche i controlli medici e il percorso di screening prenatale da fare.

Per maggiori informazioni: www.testprenataleaurora.it

 

Fonti:

1 – Mamma e bambino: dal concepimento all’adolescenza – Fondazione Umberto Veronesi – pag.19

2 – Ministero della Salute – www.salute.gov.it

3 – www.fondazioneveronesi.it

4 – Rapporto ISTISAN n.13/28 – Prevenzione primaria delle malformazioni congenite: attività del Network

Italiano Promozione Acido Folico

5 – Raccomandazione per la riduzione del rischio di difetti congeniti del Network Italiano Promozione Acido Folico.


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