La Apple ha lanciato Research Kit, un nuovo software open source capace di migliorare la ricerca medica e mettere in contatto pazienti e ricercatori.
Durante la presentazione del nuovo iWatch Jeff Williams, Senior Vice President Operations di Apple, ha mostrato un nuovo strumento pensato per rivoluzionare la prassi della ricerca medica: si chiama Research Kit ed è un software open source che aiuterà i centri di ricerca e i singoli ricercatori a studiare l’andamento di una patologia con il coinvolgimento diretto delle persone.
Come funziona Research Kit?
Il software presenta, al momento, 5 applicazioni dedicate ad Alzheimer, diabete, asma, malattie cardiovascolari e cancro al seno. Ogni App è studiata in modo da fornire al paziente un percorso, un gioco, un esercizio capace di rilevare i dati relativi alla sua patologia. Nel caso dell’Alzheimer, per esempio, l’App propone ogni giorno un esercizio di memoria o di orientamento i cui risultati saranno confrontati con i dati raccolti dalle App della salute e scaturiti da altri test. Fatto questo, in tempo reale i ricercatori avranno una serie di informazioni utili per studiare l’evoluzione della malattia e monitorarne l’andamento.
Research Kit avvia una nuova rivoluzione nel mondo della salute. Innanzitutto, elimina un grande ostacolo della ricerca medica, ossia la difficoltà di raccolta dei dati. Con oltre 700 milioni di utenti iPhone nel mondo, i ricercatori medici hanno a disposizione un panel finora inimmaginabile: possono raccogliere, senza alcuna difficoltà, informazioni su una stessa patologia provenienti da utenti differenti per nazionalità, razza, età, cultura.
D’altra parte, il paziente può beneficiare di un controllo costante e non più sporadico da parte di ricercatori e professionisti anche molto distanti e, in più, ha un riscontro immediato del test appena condotto. Un elemento, quest’ultimo, che fa sentire l’assistito meno solo anzi, rassicurato da una risposta veloce.
Per sviluppare Research Kit, la Apple ha richiesto e ottenuto la collaborazione di istituzioni mediche e fondazioni di ricerca in tutto il mondo.
La privacy degli utenti che usano il nuovo software è tutelata perché, al momento dell’installazione, sono loro a decidere il grado di riservatezza delle informazioni e cosa diffondere. In ogni caso, la Apple assicura che non avrà alcun accesso ai dati dei singoli utenti che, al contrario, saranno disponibili ai ricercatori per monitorare i risultati del test proposti dalle applicazioni di Research Kit.
Fino a oggi le App della salute sono servite a tenere sotto controllo la propria condizione fisica in piena autonomia; Research Kit rappresenta un nuovo passo della tecnologia verso la semplificazione dello studio e dell’accesso al trattamento di una patologia. Si configura, in maniera più netta ed evidente, una nuova fase della digital e social health: i dispositivi elettronici diventano alleati della salute e della ricerca perché fanno dialogare, senza intermediari, medici e pazienti di tutto il mondo.
Approfondimenti: La Stampa, Webnews.