Secondo l’Aicpe – Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica – nel 2014 circa 12mila italiani hanno rimosso un tatuaggio. Che sia dettato un riconosciuto errore di gioventù o da un’esigenza di lavoro, sono tante le persone che chiedono di cancellare i tatuaggi. Molte, però, non considerano che è un’operazione tutt’altro che semplice e indolore. Per questo l’Aicpe ha reso noti 10 punti corrispondenti a tutto ciò che c’è da sapere prima di farsi rimuovere un tatuaggio:
- Il tatuaggio non si rimuove mai totalmente in maniera perfetta: il risultato dipende dalla profondità raggiunta dai pigmenti, dalla grandezza del tatuaggio e dal colore della pelle;
- Solo professionisti certificati sono capaci di trattare l’eliminazione dei tatuaggi in modo competente. A oggi, lo strumento più indicato è il laser Q-S. Il fascio di luce viene indirizzato sul tatuaggio per pochi millesimi di secondo, abbastanza da scindere i pigmenti del colore e permetterne l’espulsione attraverso i liquidi corporei e il rinnovamento cellulare. È un trattamento che ha tempi lunghi: ogni seduta si ripete in genere ogni 45/60 giorni;
- Bisogna scegliere con attenzione il periodo dell’anno in cui eliminare il tatuaggio, perché il processo è lungo e dopo ogni seduta è vivamente sconsigliato fare lampade abbronzanti ed esporsi al sole;
- Il numero di sedute può variare da un minimo di 3 a un massimo di 12, dipende dal colore della pelle, dalla profondità dei pigmenti, dalla grandezza del tatuaggio, considerando che servono 10miuti per eliminare 4cm di colore. Un altro fattore che influenza i tempi di rimozione è il colore dei pigmenti: azzurro, verde e giallo sono colori quasi impossibili da eliminare, mentre il rosso tende a scurire a causa della presenza di ferro nei pigmenti;
- I tatuaggi cosmetici per sopracciglia, labbra e cicatrici sono particolarmente delicati da trattare, perché contengono ossido di titanio e zinco e il laser Q-S potrebbe scurirli irrimediabilmente;
- Rimuovere il tatuaggio è molto difficile per chi ha un colore di pelle più scuro di quello del tatuaggio;
- Il laser Q-S è doloroso, tanto che viene applicata una crema anestetizzante 30 minuti prima che cominci la rimozione, e si tiene del ghiaccio sulla cute per dissipare il dolore;
- Dopo la rimozione, sulla pelle compaiono delle bollicine che i medici consigliano di trattare con unguenti antibiotici e con l’applicazione di una medicazione occlusiva con garza vaselinata per uno o due giorni, fino alla formazione delle croste;
- Chiunque può decidere di interrompere il trattamento di cancellazione del tatuaggio, ma con la consapevolezza che ciò che resta sarà un disegno a metà;
- Se anche il tatuaggio si cancellasse, resterebbe una sorta di ombra chiamata “fantasma del tatuaggio” e potrebbe attenuarsi fino a sparire nel corso degli anni oppure restare lì per sempre.
Guarda la videointervista alla Dermatologa Dott.ssa Annalisa Pizzetti per sapere cosa bisogna conoscere prima di fare un tatuaggio.