La rottura del tendine d’Achille – la zona del calcagno – provoca dolore e una serie di conseguenze che limitano la capacità di movimento e la funzionalità dell’arto.
Quali sono le conseguenze della rottura del tendine d’Achille? Ne parla l’ortopedico Dott. Augusto Odoardo Morandi.
“Una lesione totale del tendine d’Achille porta inevitabilmente a un’impotenza funzionale. Il paziente perde la capacità di plantar-flessione, cioè stendere il piede verso il basso, e deve necessariamente sottoporsi all’intervento chirurgico di Tenoraffia Achillea.
L’intervento dura circa 35 minuti e viene effettuato apponendo il Gel Piastrinico, si esegue in Day Surgery e prevede un’immobilizzazione graduale per 40 giorni seguita da 40 giorni di riabilitazione. L’attività lavorativa, se non particolarmente fisica, può essere ripresa già dopo 25-30 giorni, mentre l’attività sportiva dopo 4-6 mesi.
Oltre alla rottura, esistono anche lesioni parziali del tendine d’Achille che provocano dolore, instabilità della Tibio Tarsica e una diminuita capacità funzionale. In questo caso, si procede con la terapia di infiltrazione e si usa il Gel Piastrinico (Fattori di Crescita).
Si effettuano 3 infiltrazioni a distanza di 7-10 giorni l’una dall’altra, e i tempi di recupero per l’attività sportiva sono di circa 1-3 mesi a seconda della gravità della lesione.”
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