A essere intelligenti si comincia da bambini anzi, da quando si è ancora un feto. Le donne che durante la gravidanza hanno mangiato pesce e condito gli alimenti con sale iodato daranno alla luce un bambino o una bambina con un cervello più attivo, altrimenti rischiano di provocare una situazione nota come ipotiroidismo fetale.
Iodio e intelligenza: quale legame?
Il legame tra iodio e intelligenza è presto detto: lo iodio è indispensabile per la produzione dell’ormone tiroideo e lo sviluppo del sistema nervoso del feto prima e del bambino poi. È noto, infatti, che la carenza di iodio causa l’ipotiroidismo e altre complicazioni tiroidee che si ripercuotono sul benessere e la salute dell’intero organismo.
Nello specifico, la scarsa presenza di iodio nei bambini causa la pigrizia della tiroide e, dunque, un’insufficiente secrezione di ormone tiroideo. Alcuni sintomi di questa situazione sono la sonnolenza e l’affaticamento del bambino in classe e, di conseguenza, una maggiore difficoltà di apprendimento.
Prevenire le malattie tiroidee con lo iodio
Per evitare gli spiacevoli effetti della scarsa presenza di iodio, si dovrebbe mangiare più pesce e altri alimenti ricchi di iodio, usare il sale iodato anziché quello raffinato e non iodato, oppure ricorrere agli integratori alimentari di iodio se l’alimentazione non basta. È importante anche ricordare che, in alcuni casi come la famigliarità alle malattie tiroidee, è meglio non consumare alcuni cibi con regolarità, per esempio, nelle persone predisposte alle patologie tiroidee, la soia può limitare l’assorbimento di iodio da parte della tiroide.