Spesso il primo sole è quello peggiore perché, dopo tanti mesi ben coperta, la pelle torna a essere nuda e più vulnerabile ai raggi UV. La crema solare adatta al proprio fototipo è necessaria per evitare il rischio di una scottatura solare, e quando non si segue questo consiglio e il danno è fatto, bisogna correre ai ripari.
Quali sono i rimedi naturali contro l’eritema solare?
La scottatura solare è un’ustione di primo o secondo grado ben visibile sulla pelle chiara in forma di lieve rossore che dopo 6-12 ore dall’esposizione solare aumenta fino a dare sensazione di bollore e prurito.
Il primo effetto di un eritema solare è la disidratazione: la zona interessata – in generale viso, collo, cosce e spalle – è secca e dolente. Applicare la crema doposole specifica per le scottature dà un ristoro immediato, ma per idratare in profondità è bene bere molta acqua fresca e non fredda o ghiacciata per evitare uno shock termico. L’acqua è la bevanda d’elezione insieme a succhi di frutta ed estratti ricchi di vitamine che aiutano a ristabilire il benessere cutaneo, sono bandite bibite alla caffeina e alcolici che darebbero il solo effetto di aumentare la percezione di calore e limitare l’evaporazione del sudore necessaria per l’equilibrio termico.
Tra i più efficaci rimedi naturali per la scottatura solare c’è il bagno in acqua fresca con un bicchiere di aceto bianco, oppure acqua con qualche cubetto di ghiaccio e farina di avena dalle note proprietà rinfrescanti: dopo 15-20 minuti in ammollo, basta asciugarsi all’aria o tamponare il corpo con un asciugamano morbido per avere un rinnovato ristoro. La freschezza si conserva più a lungo stendendo uno strato di crema doposole idratante. È possibile usare la farina di avena in combinazione con acqua e latte per accentuarne le proprietà lenitive.
Il gel di aloe vera è una panacea contro la scottatura solare. La pianta ha note proprietà rinfrescanti, calmanti e idratanti che la rendono particolarmente adatta al trattamento naturale dell’ustione da sole. In alternativa, si può ricorrere alle fette di patate applicate sul corpo o a un composto di patate e acqua da spalmare laddove rossore e prurito sono più marcati.
Applicare direttamente sulla pelle degli impacchi calmanti di camomilla e succo di aloe dà un ristoro immediato, lo stesso che si avverte usando creme, fluidi e altri prodotti tenuti in frigorifero.
Quando bisogna rivolgersi a un medico?
Il più delle volte, in pochi giorni la pelle torna alla sua condizione precedente l’eritema, nelle restanti situazioni i rimedi naturali non bastano, serve l’intervento di un medico che indichi una terapia farmaceutica per la scottatura solare. È il caso di rivolgersi al medico se sulla pelle si formano bolle che persistono per settimane, l’ustione si accompagna a continua sonnolenza, gonfiore e oscuramento della vista che può precedere uno svenimento.
Oltre a raccomandare un’idratazione abbondante e costante, il medico prescrive farmaci adeguati al singolo caso e, in linea di massima: farmaci FANS, crema corticosteroide, crema di sulfadiazina argentica in presenza di vesciche e desquamazione. A queste, seguono indicazioni di buon senso, come non esporsi al sole né fare lampade e docce solari fino a quando non sia passata la scottatura solare, non rompere le bolle sulla pelle per evitare l’infiammazione e il peggioramento della condizione, trattare le vesciche e l’eventuale scoppio delle bolle con fasciature coprenti così da isolare la zona, resistere alla tentazione di grattarsi o esfoliare la pelle: si rischia di irritarla in modo eccessivo dilungando i tempi di ripresa.
Fonte: www.tantasalute.it