Qualche mese fa, la sigaretta elettronica è stata accolta con entusiasmo come la soluzione perfetta al vizio del tabagismo. Adesso, però, l’e-cig sembra essere diventata più una scelta di tendenza che un dispositivo risolutore di un problema.
Per questo si è riacceso il dibattito: sigaretta elettronica sì o no? È dannosa o salutare? È da vietare o da incoraggiare? Il Css – Consiglio superiore di sanità – ha espresso il suo parere favorevole al divieto della sigaretta elettronica sia nelle scuole che nei luoghi pubblici. Nonostante le buone intenzioni, molti ragazzi in età scolare si sono avvicinati al tabagismo proprio attraverso l’e-cig, e inoltre mancano studi chiari che dimostrino la non nocività dei filtri usati per il dispositivo elettronico.
Il Css, insieme all’Agenzia del Farmaco e alle rappresentanze delle industrie, ha esposto in dettaglio i motivi del divieto, e ha proposto che il Governo organizzi un tavolo permanente per accogliere tutti i risultati delle ricerche condotte sugli effetti della sigaretta elettronica.
Secondo il Css, infatti, non ci sono criteri sufficienti ed esaustivi per ritenere la sigaretta elettronica un mezzo risolutivo del problema fumo. Al momento quella del Css è solo una proposta seppur autorevole; perché il divieto diventi legge, dovrà intervenire il Ministro della salute Beatrice Lorenzin.
Se la proposta del Css venisse accolta dal Governo, l’Italia affiancherebbe la Francia nella lotta al tabagismo anche equiparando la sigaretta elettronica a quella tradizionale.
Noi di ABCsalute.it continueremo a tenervi informati sulla questione, intanto potete rileggere i nostri old post sulle e-cig: il divieto agli under 16, il parere del Dr Francesco Blasi e il dibattito se si possa o meno fumare ovunque.